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Reggio, il caso Marcianò e la trasparenza che non c'è

REGGIO CALABRIA «La rotazione dei dirigenti e dei funzionari comunali è un preciso obbligo di legge al quale nessun ente può sottrarsi». È così che il segretario generale del Comune di Reggio Calab…

Pubblicato il: 01/07/2017 – 13:57
Reggio, il caso Marcianò e la trasparenza che non c'è

REGGIO CALABRIA «La rotazione dei dirigenti e dei funzionari comunali è un preciso obbligo di legge al quale nessun ente può sottrarsi». È così che il segretario generale del Comune di Reggio Calabria, Giovanna Antonia Acquaviva, su preciso input politico, ha provato a giustificare il trasferimento nel settore Urbanistica di due stretti collaboratori dell’assessore Angela Marcianò, che – in una lettera inviata via Pec al sindaco Giuseppe Falcomatà – è arrivata a paventare perfino la possibilità di un possibile boicottaggio a suo danno.
Il Comune – dopo il servizio del Corriere della Calabria – ha però chiarito che lo spostamento dei funzionari è un provvedimento naturale oltreché obbligatorio, così come stabilisce l’Autorità nazionale anticorruzione. Ma a Palazzo San Giorgio sembra che il rispetto delle regole sia solo parziale. Sempre l’Anac, nelle sue linee guida per la redazione dei piani Anticorruzione comunali, stabilisce infatti che ogni municipio – e quello di Reggio non fa eccezione – debba necessariamente rendere pubblico un elenco di tutti i dipendenti comunali, con in allegato l’attribuzione delle varie qualifiche e delle responsabilità inerenti al singolo ufficio, settore o dipartimento. Solo così, secondo l’Autorità guidata da Raffaele Cantone, è possibile garantire la trasparenza e la contestuale regolarità della pur necessaria rotazione dei funzionari.
Ebbene, il Comune di Reggio non dispone di questo elenco. O, se esiste, non è “pubblico” e immediatamente accessibile, così come prevedono le norme. Palazzo San Giorgio, insomma, non è una “casa di vetro” ma, almeno per quel che riguarda questo caso, un “porto delle nebbie” che autorizza sospetti in merito alla piena regolarità di alcuni trasferimenti, nello specifico quelli dei due ex collaboratori di un assessore diventato ormai troppo “scomodo”.
C’è un altro particolare: nella sua nota, il segretario generale Acquaviva ricorda che «la rotazione del personale maggiormente esposto ai rischi di corruzione, pur non costituendo l’unico strumento di prevenzione è, come affermato dal Piano nazionale anticorruzione 2016 e dall’Autorità, misura fondamentale di prevenzione della corruzione».
Bene, ma il punto dolente è che non si hanno notizie in merito alla rotazione integrale di tutti i dirigenti e i funzionari di Palazzo San Giorgio. Ma probabilmente si tratta solo di disinformazione. Favorita dalla scarsa trasparenza che regna nel Comune di Reggio. 

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