CATANZARO Patto per la Salute, Livelli essenziali di assistenza e nuovi contratti tra ospedale e territorio, sono stati questi i temi attorno ai quali lo SMI, il Sindacato Medici Italiani, ha organizzato a Catanzaro Lido una due giorni di formazione dedicata ai quadri del sindacato.
Calabria, Basilicata e Sicilia le regioni coinvolte nel percorso formativo in un contesto, come evidenziano i dirigenti dello Smi, caratterizzato da una profonda crisi del sindacalismo.
Recuperare autorevolezza e mettere in campo sindacalisti formati e competenti sono, dunque, gli obiettivi essenziali per affrontare le complesse trasformazioni, legislative, contrattuali ed organizzative, del sistema sanitario nazionale.
Nei due giorni di discussione sono emerse anche indicazioni incoraggianti per la Calabria, regione nella quale la vigenza del Piano di Rientro e la contrapposizione con l’Ufficio Commissariale sta determinando ritardi e, soprattutto, incertezze; emblematico il caso rappresentato dall’avvio sperimentale – nell’Asp di Catanzaro – delle Unità complesse di cure Primarie, una forma aggregativa di medicina generale che coinvolge i territori, fornisce risposte più immediate garantendo – al contempo – significativi risparmi.
