Il consiglio comunale straordinario di Crotone tenutosi la scorsa settimana fa sull’aeroporto di Crotone ha restituito a tutti i cittadini l’ennesima conferma circa il futuro dello scalo: nessuno sa niente e dell’apertura neanche l’ombra.
«Tutti gli sforzi umanamente possibili per accelerare i tempi della riapertura dell’aeroporto Sant’Anna saranno fatti»: lo ha detto Arturo De Felice, Presidente della Sacal, società che ora gestisce, o almeno dovrebbe gestire, anche gli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria.
«Ci sono le premesse per il rilancio del sistema aeroportuale calabrese»: ha affermato il presidente della Regione Oliverio, criticato aspramente dalla consigliera Sculco eletta nella sua stessa maggioranza.
Insomma, abbiamo la netta sensazione che in un clima litigioso, che sicuramente è generato da situazioni esterne alla vicenda dello scalo Sant’Anna a pagare siano sempre e solo i cittadini ed il territorio.
Sacal, come è noto, ha seri problemi al suo interno. Non solo il socio privato di riferimento non pare in linea con le decisioni dei soci pubblici, Regione Calabria in testa, ma, conti alla mano, pare che vanti al 31.12.2015 una massa debitoria pari a circa 22 milioni di euro e presenti problemi di gestione caratteristica (nel 2015 i costi di gestione erano superiori ai ricavi)! Come farà a gestire 3 scali senza risorse economiche?
Se la divergenza di vedute, ormai palese e cronica, tra la Sculco e Oliverio sta assumendo sempre più le sembianze di uno scontro elettorale, tanto da far ritrovare Crotone tra l’incudine e il martello, e il sindaco di Crotone pare essere uno spettatore (in?)consapevole di questo teatrino, allora Forza Italia pone una semplicissima domanda che non è stato possibile rivolgere a De Felice quel giorno perché allontanatosi dopo il suo intervento dal consiglio comunale: Sacal ha vinto un bando. Ci piacerebbe sapere se il presidente ha firmato la convenzione, sì o no? Perché il Consiglio di Stato è stato chiaro: le circostanze di necessità ed urgenza, unitamente alla questione sociale sottesa, sono state poste alla base della decisione stessa. E allora, se vi era fretta di aggiudicare provvisoriamente la gestione dei 2 scali a Sacal, perché non ci sono notizie della firma della convenzione?
Crotone e tutti i crotonesi hanno necessità di risposte certe, di progetti realizzabili e di una visione per il futuro. Questa politica continua a fare solo ed esclusivamente politica, ma di quella inconcludente e mirata solo ed esclusivamente ai propri interessi personali ed elettorali.
È stato un consiglio comunale farsa; abbiamo assistito solo a passerelle, scarica barili, ed ascoltato fiumi di parole. Niente di concreto. Tutto questo è inaccettabile e poco ci importa di chi siano le responsabilità; chi ha il compito di governare dia risposte o vada a casa; i cittadini sono stufi di cavilli burocratici e lotte personali; i cittadini sono vittime di questo sistema confuso, creato ad arte e che non riesce a trasformare in azioni, in servizi, in normalità, i fiumi di chiacchere e “passerelle” politiche di questa attuale classe dirigente.
Forza Italia ritiene che l’unica via da perseguire sia quella di una soluzione industriale che allontani da se la politica nostrana e regionale. Perché se oggi il management del Sant’Anna è indagato per bancarotta il motivo è da ricercare nella politica. Si perché i manager li sceglie la politica e chi governa. Ma questo è.
Alla luce della vicenda giudiziaria dinnanzi al Tar ed al Consiglio di Stato crediamo che l’operato di Sagas sia stato l’unico che abbia, ad oggi, mantenuto qualche barlume di speranza di rinascita del Sant’Anna.
Quello che preoccupa veramente è il pressapochismo con cui la politica affronta questo problema; crediamo fermamente che la strada corretta sia quella, ahinoi, indicata da Sagas, arrivata seconda dopo una lunga e strana battaglia, e cioè un percorso virtuoso che si possa concludere con la privatizzazione dello scalo Sant’Anna.
Una privatizzazione guidata e sensata con la scelta di soggetti solidi, magari del settore, che abbiano le idee chiare per uno sviluppo duraturo nel tempo.
Dove sono finiti i ministri, i vice ministri, i sottosegretari ed i parlamentari che hanno tifato per la Sacal indicando questa scelta come l’unica salvezza per gli aeroporti calabresi? Dove sono quelli che hanno portato avanti la tesi secondo la quale l’unica strada per riaprire l’aeroporto di Crotone fosse quella che Sagas rinunciasse al ricorso?
Ebbene, probabilmente, e noi ne siamo certi, il ricorso di Sagas rappresenta l’ultima chance rimasta visto e considerato che sono passati quasi 5 mesi dal quel 16 febbraio 2017 ed ancora il Sant’Anna è chiuso.
Crediamo sia finito il tempo delle promesse e che sia arrivato il tempo della programmazione, quella seria, quella fatta di atti scritti con competenza (un piano industriale vero e concreto) finalizzati alla ricerca di un partner del settore che possa indicare la strada maestra per far decollare una volta per tutte il Sant’Anna.
A Sagas chiediamo di non mollare. Alla Regione Calabria chiediamo di prendere una posizione chiara: da una parte viene in assemblea di Sagas e vota favorevolmente per il ricorso avverso il bando e dall’altra, in assemblea di Sacal, vota per partecipare al bando Enac. Al sindaco di far in modo che la politica non lo distragga dagli obiettivi.
Tutto ciò ci pare paradossale e comunque sintomatico di un fatto ancor più grave: nessuna idea, nessuna strategia.
Questo centrosinistra è una bufala. E non ci riferiamo solo al governo regionale ma anche e soprattutto a quello nazionale.
Dobbiamo tenere tutti in debita considerazione, infatti, quanto il governo nazionale stia penalizzando il Sud. In ogni modo e occasione.
Nell’attesa delle nuove elezioni…..non ci resta che piangere.
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