REGGIO CALABRIA «Sul fronte dei trasporti e delle infrastrutture, veri talloni d’Achille della regione che penalizzano le aspirazioni turistiche dell’intero territorio, privi di interventi significativi della Giunta Oliverio e del governo Renzi prima, e Gentiloni poi, si registra la condizione di isolamento di un’intera parte della Calabria, in sconcertante coincidenza con l’avvio della stagione estiva». Lo ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, ricordando «l’ennesima presa di posizione degli operatori turistici della Locride che hanno inviato all’Anas una pesante lettera di protesta per i gravi danni che stanno subendo a causa dei prolungati lavori nella galleria della Limina, dei ritardi dell’ammodernamento della statale 106 e per la mancata manutenzione e pulizia di tutta la vegetazione che invade la carreggiata da Monasterace a Brancaleone».
Aggiunge Nicolò: «Se la Locride è praticamente tagliata fuori, in altre aree non si sta meglio: siamo intervenuti più volte, infatti, con interrogazioni in ordine alle opere di messa in sicurezza della SS 106 Jonica, della statale 18 ‘Tirrena Inferiore’ e abbiamo già trattato più volte le criticità dell’A2, infrastrutture le cui precarietà danneggiano i nostri territori, rendendoli carenti sia dal punto di vista della sicurezza sia sotto l’aspetto turistico. Il presidente Oliverio, che peraltro detiene anche la delega al Turismo, non ha avviato una pianificazione incisiva in merito e le rare azioni intraprese sono state fallimentari e non all’altezza».
«La Calabria – prosegue l’esponente politico – è attraente per il lavoro che svolgono i soli operatori turistici e sembra aver fatto innamorare all’improvviso tutto il mondo grazie ai media internazionali con il New York Times che ha scelto la nostra regione come una delle 52 mete da visitare nel mondo nel 2017. È ovvio che per non disperdere il buono che giornalmente vede impegnati gli operatori del settore, tanto da raggiungere una tale notorietà, dovrà essere supportato da politiche mirate che purtroppo in questi anni, per colpa delle beghe del maggior partito di maggioranza, sia alla Regione sia al Governo, sono venute meno non completando un percorso infrastrutturale necessario per le strade, ferrovie e aeroporti, tali da incidere con le opere essenziali per creare una destinazione turistica che a tutt’oggi sopravvive solo per l’indiscussa accoglienza e professionalità degli operatori calabresi».
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