COSENZA «La Rai ha punito la Calabria, che, dopo le imposizioni del governo sulla nostra sanità, incassa l’ennesima mortificazione». Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, componente della commissione di Vigilanza del servizio pubblico radiotelevisivo, a proposito della nomina di Luca Ponzi a caporedattore della sede Rai della Calabria. «L’azienda – spiega la parlamentare – ha impiegato un anno per coprire quel posto vacante, ignorando a lungo i nostri richiami sulla rapida definizione della pratica. Alla fine la Rai, che aveva commissariato la sede calabrese e riaperto la procedura di selezione del caporedattore, ha scelto un giornalista proveniente da fuori, il che avevamo scongiurato in tutti i modi». «Sin dal 2013 – continua la deputata – il Movimento 5stelle si è speso in parlamento per recuperare la funzione originaria delle sedi regionali Rai, di racconto profondo dei singoli territori. Perciò nello specifico avevamo insistito sulla nomina di un professionista locale, scelta che l’azienda ha invece compiuto per altre regioni». «Non ho nulla – conclude Nesci – contro Ponzi, che pure annunciò azioni legali per la posizione politica che espressi due anni fa, sull’opportunità di un giornalista locale alla guida della sede Rai calabrese. Auguri di buon lavoro al nuovo caporedattore e una dura critica al Pd calabrese, che avrebbe dovuto sostenere quel nostro progetto, trasparente, sulla funzione della Tgr di racconto profondo del territorio. Ormai è chiaro, il Pd della Calabria subisce il governo nazionale, al netto delle commedie del governatore Oliverio».
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