VIBO VALENTIA Il presidente della Regione, Mario Oliverio, nel pomeriggio di ieri ha inaugurato, presso il Museo “Limen” di Vibo Valentia, la mostra intitolata “Il Codice delle Meraviglie”, portando all’attenzione di cittadini e cultori del genere, la straordinaria carrellata di immagini dell’antico e prezioso Codice Romano Carratelli, un manoscritto risalente alla fine del XVI secolo, composto da 99 acquerelli raffiguranti città fortificate, castelli, apprestamenti difensivi e territori della Calabria Ultra.
Il prezioso documento, conservato nel Fondo Antico della Biblioteca Carratelli, per il suo carattere identitario e per la sua straordinaria valenza culturale, è stato proposto dalla Regione Calabria per l’inserimento nel Programma Unesco “Memoria del mondo”.
L’inaugurazione della mostra, oltre a rappresentare un eccezionale momento culturale, ha avuto il pregio di dare vita ad un intenso confronto tra istituzioni ed esperti sulle tematiche della programmazione e pianificazione del territorio e della rigenerazione urbana per lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra regione.
«Nel Codice Carratelli – ha detto il presidente della giunta regionale a conclusione dei lavori – c’è la fotografia della Calabria del ‘500, dominata dagli Spagnoli, ma anche la documentazione di quanto è stato conservato e di quanto è stato alterato nel corso degli anni in nome di una falsa modernità che ha fondato i suoi miti sul consumo del suolo. Io credo che proprio nel recupero della nostra identità e nella capacità di cambiare radicalmente passo e approccio rispetto al territorio stia il segreto per vincere la sfida di una crescita e di uno sviluppo sostenibile della nostra regione. Per farlo bisogna alimentare una cultura nuova. Nella nostra esperienza di governo alla guida della Regione Calabria uno dei punti fondamentali su cui abbiamo maggiormente investito è “consumo zero di suolo” e riqualificazione e rigenerazione urbana. Per un lungo periodo di tempo la pianificazione non ha avuto cittadinanza nella nostra regione. Basti pensare che alla data del 1° gennaio 2015 i comuni dotati di un Piano strutturale comunale erano soltanto 8 su 409. Noi abbiamo modificato la legge urbanistica ed abbiamo posto al suo interno il vincolo “consumo di suolo zero”, che non significa immobilizzare lo sviluppo edilizio, ma cambiare l’asse, puntare sulla riqualificazione e sul recupero del nostro enorme patrimonio culturale non solo in termini conservativi».
«Il Codice Carratelli, come l’Altopiano Silano, il Codice Purpureo di Rossano, la Varia di Palmi – ha aggiunto Oliverio – è uno dei tanti pezzi del nostro inestimabile patrimonio culturale su cui investiremo risorse e sforzi adeguati per attivare un dossier mirato al riconoscimento dell’Unesco. Lo faremo e chiederemo a quanti potranno darci una mano in questo senso di lavorare insieme a noi in questa direzione. La Regione farà di questo Codice uno strumento per valorizzare la propria terra dando vita ad una pubblicazione importante che questo grande patrimonio culturale merita. Il percorso che abbiamo davanti presuppone, dunque, un salto di qualità, un approccio nuovo dal punto di vista culturale da parte di imprese, amministratori e tecnici per vincere la sfida della riqualificazione e della rigenerazione urbana. Bisogna cambiare registro, investendo in un livello di formazione ancor più elevato ed in cui le università potranno dare un grande contributo».
«Se lavoriamo in sinergia – ha concluso il presidente della giunta regionale – sono profondamente convinto che ci siano grandi potenzialità per vincere la sfida e per proiettare nel mondo una Calabria positiva, la Calabria che è terra di tesori inestimabili e di grandi giacimenti umani e culturali».
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