CATANZARO Oliverio rompe (in parte) il silenzio sul caso Barbalace, l’assessore regionale che oggi ha rassegnato le dimissioni in seguito alla sua iscrizione nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta “Mandamento” della Dda di Reggio Calabria. «Le dimissioni dell’assessore Barbalace dalla giunta regionale – dice Oliverio – sono la conferma della sua sensibilità e del suo rigore. Sensibilità e rigore che hanno contrassegnato la sua funzione di assessore regionale alle attività produttive nella mia giunta».
«Pur trattandosi di vicende giudiziarie che nulla hanno a che fare con la sua funzione di assessore regionale ma relative a una fase precedente che la vedono indagata per il suo ruolo di dirigente della Regione – aggiunge il governatore – Carmen Barbalace ha assunto la decisione di dimettersi per un “atto di assoluto e incondizionato rispetto nei confronti della magistratura e, soprattutto, dei cittadini calabresi”. Sento di dover ringraziare Carmen per l’impegno e la sobrietà che hanno caratterizzato il suo lavoro alla guida dell’assessorato».
«Sono certo – conclude Oliverio – che saprà dimostrare la sua estraneità per una vicenda per la quale risulta indagata». Nessun accenno da parte del governatore, invece, in merito alle sue di scelte. Non è ancora chiaro se Barbalace verrà sostituita con un’altra figura tecnica o con una più politica né se Oliverio deciderà di tenere per sé le deleghe. Domande che si aggiungono a quelle relative al possibile rimpasto di giunta, su cui, al momento, il presidente della Regione ha preferito non pronunciarsi.
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