COSENZA La condanna a quattro anni ha chiuso la vicenda penale, ma per l’ex presidente della Fondazione Field Mimmo Barile i guai non sono finiti. Martedì, infatti, la procura della Corte dei conti regionale ha chiesto il riconoscimento di un milione e mezzo di euro di danni in favore della Regione. Una mazzata per l’ex consigliere provinciale cosentino di centrodestra: oltre alla somma di 500mila euro contanti spariti dalle casse della società (Barile li ha prelevati dal capitale sociale), il procuratore Rossella Scerbo ha quantificato in un milione di euro il danno d’immagine patito dalla Regione. I legali dell’ex presidente, che sono Roberto Le Pera e Giuseppina Carricato, hanno chiesto l’azzeramento del processo, sostenendo il difetto di giurisdizione della Corte dei conti e anche l’inefficacia, nel giudizio contabile, della sentenza di patteggiamento in quanto pronunciata nella fase delle indagini preliminari.
L’ammanco di 500mila euro che aveva dato il via all’inchiesta su Barile era stato denunciato dal presidente del collegio sindacale dell’organismo, Maurizio De Filippo. Barile aveva anche dato la propria disponibilità a restituire il denaro. Ma polizza fidejussoria depositata per lo scopo era stata emessa da una società risultata inesistente.
x
x