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Per la Protezione civile l’emergenza è… il ghiaccio

CATANZARO La Calabria brucia? Macché, deve essere un’illusione ottica o colpa dei social network che distorcono e amplificano la realtà. Ci sono pezzi di macchia mediterranea divorati dalle fiamme,…

Pubblicato il: 12/07/2017 – 16:04
Per la Protezione civile l’emergenza è… il ghiaccio

CATANZARO La Calabria brucia? Macché, deve essere un’illusione ottica o colpa dei social network che distorcono e amplificano la realtà. Ci sono pezzi di macchia mediterranea divorati dalle fiamme, piccoli e grandi roghi che minacciano addirittura le abitazioni, i sindaci del Pollino hanno lanciato un accorato sos, la Regione ha attivato l’immancabile cabina di regina. Ma per la Protezione civile regionale bisogna pensare al sale. Reperirne quanto più possibile in vista del gelido inverno che potrebbe, chissà, arrivare tra quattro o cinque mesi. Sembra incredibile, ma le foto che vi proponiamo sono un’evidenza schiacciante.

La comunicazione della Prociv regionale è indirizzata a tutti i Comuni, alle amministrazioni provinciali e alle Prefetture. E pone una questione che, alla luce degli incendi che stringono d’assedio tutte le province calabresi, pare quasi un errore di stampa. La Protezione civile guarda, infatti, avanti. Forse un po’ troppo. E ricorda che «gli eventi emergenziali connessi alle abbondanti nevicate» della passata stagione invernale «hanno evidenziato una disorganizzazione di codeste amministrazioni nell’approvvigionamento di adeguate scorte di sale, che hanno determinato gravi situazioni di criticità lungo la viabilità provinciale e comunale». Un “cazziatone” firmato da Carlo Tansi che a molti amministratori è sembrato uno scherzo, non per la sostanza – i disagi invernali ci sono stati – ma per il momento scelto. Giusto mercoledì un tratto della statale 107 è stato chiuso a causa di un incendio. Immaginate cosa può aver pensato il “povero” sindaco di San Pietro in Guarano, chiamato a organizzarsi per procacciare qualche quintale di sale per l’inverno. La Protezione civile lo chiarisce: è un intervento che si richiede «in tempo di pace». Ma leggere una nota sulla «prevenzione di criticità connesse a emergenze neve e ghiaccio» ha fatto pensare molti sindaci a un improvviso colpo di sole. Con le temperature che girano può capitare. Meglio l’inverno, tutto sommato, dei devastanti incendi di questi giorni. Peccato che per spegnerli il sale non serva a nulla. 

TANSI: «CAPISCO L’IRONIA MA È UNA PRASSI» Carlo Tansi, dirigente della Protezione civile regionale ci ha contattati per spiegare la ratio della comunicazione: «Capisco l’ironia – dice – vista l’emergenza sugli incendi, sui quali peraltro la Protezione civile non ha competenze specifiche, ma la lettera inviata a Comuni, Province e Prefetture ha lo scopo di aiutare le amministrazioni ad attrezzarsi per tempo. È una prassi consolidata chiedere in estate di vigilare sui problemi legati al ghiaccio e in inverno occuparsi di quelli legati agli incendi. Serve per evitare interventi emergenziali ai quali si legherebbero spese più importanti e razionalizzare, così, i costi».  

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