REGGIO CALABRIA Dopo giorni di incendi, su gran parte della Calabria è arrivata la pioggia. Molto intensa nel reggino, con una bomba d’acqua su Scilla che ha allagato le strade del paese, e più lieve nelle altre parti della Calabria. Il fenomeno ha ridotto le temperature anche, a Reggio, di dieci gradi rispetto ai giorni scorsi. Nel cosentino, dopo la pioggia, gli incendi attivi sono 3, a Trebisacce, Papasidero e Grisolia, e sembrano non destare preoccupazioni. Alcuni allagamenti di strade, sottopassi e scantinati si sono verificati a Reggio Calabria. A Scilla i Vigili del fuoco sono al lavoro per sottopassi e strade allagate dopo la forte pioggia. Alcune strade sono state invase da acqua e fango e alcune vetture parcheggiate sono state trascinate dall’acqua. Nessuno risulta ferito. I vigili hanno anche evacuato tre abitazioni per una caduta di massi nelle vicinanze del Castello Ruffo In un’ora, ha riferito il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi, sono caduti 100 millilitri di pioggia. Sul posto stanno intervento i mezzi della protezione civile – che ieri aveva diramato l’allerta meteo – per rimuovere i detriti mentre la macchina dei soccorsi è già attiva con il responsabile provinciale e squadre di volontari. L’Anas, intanto, ha riaperto un tratto della statale 18 chiuso per una frana. «A Scilla – ha spiegato Tansi -, i problemi sono stati causati dai bacini che nella zona sono molto stretti e si sono subito saturati, ma anche dagli incendi dei giorni scorsi». «Sul terreno – ha spiegato il capo della protezione civile calabrese – la cenere ha formato una sorta di velo che ha reso impermeabile il terreno. Così, l’acqua non ha avuto la capacità di infiltrarsi ma è defluita in superficie. Inoltre c’è anche un problema generale di scarsa manutenzione dei canali e dei corsi d’acqua». Adesso la situazione del maltempo sul versante tirrenico reggino è in via di normalizzazione, ma resta l’allerta meteo perché il fronte temporalesco si sta spostando verso la Locride, sulla costa Ionica.
ATTIVATA L’UNITÀ DI CRISI L’Unità di crisi istituita dal prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari lo scorso 9 luglio per fronteggiare l’emergenza incendi, intanto, oggi ha coordinato anche le attività di soccorso per i danni provocati dal maltempo soprattutto a Scilla e Bagnara e, in misura inferiore, a Campo Calabro, Fiumara, Motta San Giovanni, San Roberto, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Numerosi gli interventi effettuati dai Vigili del fuoco. In particolare hanno svolto attività di salvataggio e soccorso di persone in località Oliveto di Scilla oltre che sul Lungomare di Scilla, il paese più colpito. A Scilla, inoltre, sono stati impiegati i militari degli “Assetti di pubblica calamita’” del 5/o Reggimento fanteria “Aosta” dell’omonima Brigata meccanizzata di stanza a Messina il cui intervento era stato chiesto dal prefetto nei giorni scorsi per attività di prevenzione antincendio boschivo e salvaguardia dell’incolumità pubblica. I Vigili del fuoco sono intervenuti per allagamenti anche a Porto Bolaro e San Leo di Pellaro e in via Abate Sant’Elia a Reggio oltre che per recuperare autovetture in località Santa Trada di Villa San Giovanni dove si è verificata una frana. L’Unità di crisi sta operando in stretto raccordo con il dipartimento nazionale e quello regionale della Protezione civile e continuerà ad essere attiva sino alla fine dell’esigenza.
FALCOMATÀ: VICINO A POPOLAZIONE SCILLA «Siamo vicini alla popolazione di Scilla per le importanti criticità in zona Marina Grande e Chianalea. Come Città metropolitana, in sinergia con la Protezione civile, l’Esercito e il Comune di Scilla, abbiamo predisposto un intervento di messa in sicurezza delle zone più a rischio e adesso la situazione è in via di definizione». Lo afferma, in un post su Fb, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà sul nubifragio avvenuto a Scilla. «Un sentito ringraziamento va ai volontari e le associazioni di protezione civile – conclude -. In città, continuano le operazioni di alleggerimento delle alberature e di messa in sicurezza dei sottopassi».
COSTONE INCRINATO, DISPOSTA VIGILANZA NOTTURNA Alcune crepe sono state rilevate un costone roccioso che sovrasta la statale 18 ed alcune case a Scilla, colpita stamani da un violento nubifragio. Sono stati i rocciatori del Soccorso alpino e speleologico, intervenuti a supporto della Protezione civile regionale, ad effettuare la verifica risalendo, in arrampicata con funi, la parete verticale sovrastante l’abitato di Scilla. Dal sopralluogo è emerso che alcuni blocchi sono in condizioni precarie. Il responsabile provinciale di Reggio Calabria della protezione civile Antonio Morabito, che ha coordinato gli interventi, ha concordato con l’Anas il restringimento della carreggiata sulla statale 18 mediante posizionamento di una barriera di new jersey in cemento. Inoltre, il costone sarà vigilato a vista per tutta la notte grazie anche ad una torre fare in fase di installazione, da volontari specializzati in attesa di avviare, da domattina, gli interventi necessari. In seguito al nubifragio su Scilla che ha portato tonnellate di acqua e fango nelle vie del paese e sulla costa i vigili del fuoco del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno compiuto numerosi interventi che hanno riguardato anche altre località del litorale tirrenico e la città di Reggio.
x
x