COSENZA Il Tribunale di Cosenza, in composizione monocratica (giudice Giusy Ianni) ha condannato due persone perché ritenute responsabili di un incidente sul lavoro, avvenuto nel 2011. Il giudice ha condannato M. S. e C.V. a quattro mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali. La vicenda risale al mese di agosto 2011, quando un dipendente romeno, allora 18enne, che lavorava in una ditta di cui era amministratore M. S., mentre a bordo di un muletto si recava nei pressi del vecchio capannone della stessa società (nella zona industriale di Piano Lago), per eseguire le indicazioni del suo capofficina C. V., allo scopo di recuperare del materiale, avrebbe perso il controllo del mezzo, rimanendo schiacciato sotto lo stesso.
Il ragazzo fu trasportato con urgenza, in ambulanza, nel pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza e da qui immediatamente trasferito, in condizioni critiche, all’ospedale di Salerno, dove rimase ricoverato per quattro mesi e sottoposto a vari trattamenti sanitari (tra cui camera iperbarica).
È stato necessario un anno di riabilitazione e – da quanto emerso in dibattimento – il giovane ha ancora lesioni gravissime e permanenti.
Il datore di lavoro negò che l’incidente fosse accaduto in costanza di lavoro, adducendo che «l’essersi messo alla guida del carrello elevatore inidoneo all’uso perché malfunzionante, fosse stata una iniziativa unilaterale e assolutamente imprevedibile del ragazzo». Il ragazzo è stato rappresentato dall’avvocato Sergio Campanella, i genitori dagli avvocati Francesco Santelli e Lorenzo Aiello. Gli imputati sono stati difesi dall’avvocato Francesco Calabrò.
mi. mo.
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