È ormai trascorso un anno dall’insediamento dell’attuale amministrazione comunale di Crotone, che grandi aspettative aveva suscitato nei cittadini, i quali avevano sonoramente bocciato a suon di voti la continuità con il progetto precedente targato Partito democratico e erano entusiasti di vedere quale sarebbe stata la “Prossima Crotone”. Purtroppo, nonostante le aspettative, ai tanti annunci susseguitisi in questi mesi si stenta ad apprezzare risultati tangibili in seno alla casa comunale.
Ma andiamo con ordine: qualche mese fa veniva annunciato in pompa magna l’avvio della tanto agognata “raccolta differenziata”, salvo poi fare mea culpa qualche giorno addietro, sull’assunto che i soldi non sarebbero mai bastati. La città attende ancora, da circa 12 mesi, la nomina dell’assessore all’Urbanistica, una delle pedine fondamentali dello scacchiere amministrativo, che nell’immaginario collettivo dovrebbe ridisegnare il volto di Crotone, completando la metamorfosi da polo industriale a località balneare. Purtroppo la designazione tarda ad arrivare, più che per scelte ponderate alle capacità personali per esigenze di contemperazione di interessi
Nel frattempo la fontana di uno dei luoghi più ameni della città viene colmata di cemento, con una velleità artistica ed architettonica da far invidia alle “vele” di Scampia.
Intanto, fioccano le spese pazze e le consulenze d’oro, senza far ricorso alle procedure dettate dalla legge, nazionale e comunitaria, per garantire la trasparenza e il buon andamento di cui all’articolo 97 della Costituzione.
Le royalties riferibili all’anno 2013 dirottate intempestivamente a garanzia per l’organizzazione di eventi per la stagione estiva: circa 1.500 biglietti sino ad ora venduti a un prezzo medio di 15 euro cadauno per il concerto dei Litfiba, se tutto va bene il Comune di Crotone ci rimetterà ad oggi “solo” 70.000,00 € e chi ha comprato il biglietto lo pagherà due volte, da fan di Piero Pelù e da contribuente.
Inoltre è stata commissionata alla Cross Legal Consulting srl, società di Roma, una consulenza di quattro mesi in vista del rinnovo della transazione con Eni e della bonifica di Syndial, per la quale il Comune di Crotone pagherà una parcella netta di 39.000,00 euro. Perché proprio 39.000,00 euro? Perché così si è potuto procedere all’assegnazione diretta della consulenza senza dover indire una gara che avrebbe garantito la scelta del soggetto più concorrenziale, sia dal punto di vista economico che delle competenze, ferma l’opportunità della consulenza.
Infine, due dirigenti vengono invitati alle ferie forzate, il segretario comunale a dimettersi, il capo di Gabinetto lascia l’incarico per “motivi personali”. Sembra chiaro l’intento di modellare la macchina amministrativa alle esigenze del padrone.
In ultimo, notizia della settimana, gli esercenti del lungomare cittadino vengono perseguiti con un raid in stile G8 sotto gli sguardi attoniti dei pochi, pochissimi, turisti presenti in città: fermo il preminente interesse al perseguimento della legalità in ogni ambito, ci si sarebbe aspettati questi controlli in maniera sistematica e tempestiva, tutelando chi è in regola e sanzionando chi invece non lo è.
Ma a quanto pare la differenza tra pensiero e azione non corrisponde ai tempi di questa nostra amministrazione comunale.
*responsabile organizzazione e politiche giovanili Pd Crotone
