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«A Reggio una nuova emergenza criminale?»

Auto bruciate, incendio al bar Ficara, gambizzazioni, minacce, estorsioni, omicidio di un tabaccaio ex-carabiniere, movida violenta sul lungomare, lidi controllati da gorilla, intimidazioni alla ge…

Pubblicato il: 23/07/2017 – 19:49
«A Reggio una nuova emergenza criminale?»

Auto bruciate, incendio al bar Ficara, gambizzazioni, minacce, estorsioni, omicidio di un tabaccaio ex-carabiniere, movida violenta sul lungomare, lidi controllati da gorilla, intimidazioni alla gelateria “Cesare”, colpi di fucile contro la vetrina della gelateria “Sottozero”. Quanto basta perché alcuni giornalisti, reggini e non, siglino insieme un articolo collettivo che viene pubblicato con il titolo “La Calabria brucia: ogni distrazione diventa complicità”. Gli otto giornalisti (Giuseppe Baldessarro, Alessia Candito, Enrico Fierro, Lucio Musolino, Paolo Pollichieni, Guido Ruotolo, Sandro Ruotolo e Giovanni Tizian) si interrogano ed interrogano i cittadini se tutti questi non siano «segnali di qualcosa che sta succedendo», segnali di «un nuovo dinamismo criminale», che renderà la città ancora peggiore di quanto già non sia. I giornalisti non si limitano solo a segnalare, a denunziare, ma soprattutto fanno appello alla città ed ai cittadini perché «non stiano alla finestra a guardare», perché ci sia un impegno diffuso a rendere Reggio Calabria migliore e libera dalle mafie «e da chi le mafie protegge con le sue connivenze e con i suoi silenzi».
L’articolo viene pubblicato alla fine del mese di maggio. Quasi contemporaneamente un parroco, don Giorgio Costantino, viene aggredito e gravemente ferito da un gruppo di giovani del rione Gebbione. Qualche settimana dopo, in pieno centro cittadino, Francesco Meduri, uscendo da un bar con la fidanzata, viene aggredito e percosso con violenza da due giovani, uno dei quali giovane rampollo della famiglia Tegano.
L’Associazione dei Partigiani di Reggio Calabria (nel cui dna c’è «l’odio per l’indifferenza» di cui parlava Antonio Gramsci) raccoglie l’appello dei giornalisti e li invita ad un pubblico dibattito mirato a comprendere ed a valutare le forme possibili di una «reazione collettiva alla nuova emergenza criminale».
Di tutto questo si parlerà nel corso di un pubblico confronto che è programmato per le ore 18.30 di mercoledì 26 luglio, presso lo spazio “Malavenda cafè” di via Zecca a Reggio Calabria.
Interverranno i giornalisti Alessia Candito e Lucio Musolino che discuteranno con Stefano Morabito (“La cosa pubblica”), Filippo Aragona (magistrato) e Sandro Vitale (Presidente dell’ Anpi).

Comitato provinciale Anpi Reggio Calabria

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