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Caso Marcianò, il Pd blinda l'ex assessore

REGGIO CALABRIA Se per il gioco del silenzio esistesse un campionato nazionale, Reggio Calabria sarebbe di certo fra le aspiranti al podio. A oltre 48 ore dal licenziamento a mezzo stampa dell’asse…

Pubblicato il: 24/07/2017 – 22:17
Caso Marcianò, il Pd blinda l'ex assessore

REGGIO CALABRIA Se per il gioco del silenzio esistesse un campionato nazionale, Reggio Calabria sarebbe di certo fra le aspiranti al podio. A oltre 48 ore dal licenziamento a mezzo stampa dell’assessore Angela Marcianò e a 24 dalla versione dell’accaduto fornita – sempre a mezzo stampa – dal sindaco Falcomatà, dal Comune arriva solo silenzio. L’ufficio stampa dirama comunicati su feste di piazza, campi di calcio e attività del Palacalafiore, ma sugli assetti della nuova Giunta niente. Sulle delicate attività fino a qualche giorno fa gestite dalla Marcianò niente. Sul futuro del protocollo di Legalità firmato con Anac e ministero dell’Interno zero. Sulle veementi proteste dei cittadini per il brutale allontanamento dell’assessora, meno di zero. Il “palazzo di cristallo” promesso nei primi anni di mandato sembra essersi trasformato in una torre d’avorio, che affida ad ascari – i consiglieri di maggioranza, gli altri assessori, la moglie del sindaco – i messaggi che il sindaco vuol fare avere alla città. Ma Falcomatà non parla.

E ROMA SI MUOVE Il suo partito invece si muove. E soprattutto il coordinatore Lorenzo Guerini. A lui era affidata la mediazione sul caso Marcianò che Falcomatà ha unilateralmente – ci tengono a sottolineare ambienti romani – fatto saltare. A lui è toccato raccogliere pubblicamente i cocci. È lui incaricato di salvaguardare il rapporto con l’assessora estromessa, che il Pd ci tiene a tutelare. Quello che si teme a Roma è che Angela Marcianò, stufa delle faide di partito, esca sbattendo la porta anche dalla segreteria, per dedicarsi all’attività di docenza che non ha mai abbandonato, neanche nei giorni di lavoro intenso dell’assessorato. Uno scenario che a Roma sono determinati ad evitare. Per questo giovedì, salvo imprevisti, l’assessora defenestrata dovrebbe essere a Roma per un incontro blindato con Guerini. All’ordine del giorno, il ruolo che il Pd è determinato a ritagliarle, anche e soprattutto dopo lo schiaffo ricevuto nella sua Reggio. Cosa possa venir fuori non è dato sapere. Da sabato, Marcianò è chiusa nel silenzio. Ma ieri lo ha promesso: «La lista delle CONCLAMATE BUGIE e l’elenco dei CONVINTI BUGIARDI si estende ; Risponderò presto con una nota scritta». E chissà che non arrivi dopo l’incontro chiarificatore con Guerini. 

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

 

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