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«Il Pd? In Calabria sotto il 15%»

CATANZARO «Un anno fa abbiamo spiegato al Pd cosa bisognava fare per non perdere. Cioè andare verso il territorio, parlare con la propria base. Hanno fatto esattamente il contrario: ci hanno calato…

Pubblicato il: 24/07/2017 – 14:01
«Il Pd? In Calabria sotto il 15%»

CATANZARO «Un anno fa abbiamo spiegato al Pd cosa bisognava fare per non perdere. Cioè andare verso il territorio, parlare con la propria base. Hanno fatto esattamente il contrario: ci hanno calato un candidato a un mese dalle elezioni, e alla fine indovinate cos’è successo? Abbiamo perso». Pasquale Squillace è l’ex segretario – si è dimesso dopo la debacle democratica alle amministrative di Catanzaro – del circolo Lauria. Lo stesso che nel 2016 aveva progettato un vademecum per evitare rovesci come quello del giugno scorso. Oggi distilla il suo malcontento in una telefonata a Radio 24. Che è preoccupante per due motivi: intanto spiega un po’ più a fondo le ragioni (e le radici) di una sconfitta che brucia ancora e poi fa una previsione che – visto il precedente del 2016 – dovrebbe spaventare i vertici dem. Intanto, le ragioni della sconfitta. Perché si è scelto un candidato che i cittadini non hanno premiato? 
«Per gestire gli equilibri dei posti alla Camera dei deputati: chi va qui e chi va lì. E nessuno pensa alle indicazioni del partito. Che però esiste anche se Renzi fa finta che non ci sia. Lui ha bisogno dei fedayn distribuiti sul territorio. In Calabria abbiamo Ernesto Magorno, il segretario regionale che ha perso tutte le elezioni possibili. Io mi sono dimesso, perché dopo le sconfitte è buona pratica e ho chiesto le sue dimissioni. Azzeriamo tutto, ho detto. Ma non lo vogliono fare, sono tutte bugie».
Ecco dunque, secondo il volere dell’ex premier, prepararsi «un congresso con tesseramento ad agosto, così i maggiorenti potranno arrivare con le truppe cammellate. Noi abbiamo pensato da idioti che bastasse preoccuparsi dei problemi della città e del territorio per essere ascoltati. E, badate bene, non volevamo spazio né candidature ma soltanto essere ascoltati». Il ragionamento a Squillace pareva lineare: «Cinque anni fa il Pd ha candidato un ragazzo di 28 anni (Salvatore Scalzo, ndr), ora non si poteva candidare un consigliere regionale che fa politica da venti: la gente non ti capisce». Ma di chi è la colpa? «Il pesce puzza dalla testa – risponde l’ex segretario del Lauria –: c’è una filiera politica che ha deciso di non ascoltare la base del partito perché non gli serve. Se lo capissero noi le elezioni le vinceremmo». Renzi «sbaglia tutto». E arriviamo al secondo motivo di preoccupazione: la previsione. «Sbaglia lui e perderà lui. Le liste che pensano di fare alle politiche non vanno bene. Non perché mi siano antipatiche le persone che staranno dentro ma perché ci faranno perdere: in Calabria si scenderà sotto il 15%, sono pronto a scommettere». 

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