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Bando spostato, anzi no. Confusione alla Regione

CATANZARO La confusione regna sovrana tra le aziende che lavorano nel campo della formazione professionale. Tutta colpa di un bando e di un avviso. Il bando è quello per la “riduzione del fallimen…

Pubblicato il: 28/07/2017 – 17:03
Bando spostato, anzi no. Confusione alla Regione

CATANZARO La confusione regna sovrana tra le aziende che lavorano nel campo della formazione professionale. Tutta colpa di un bando e di un avviso. Il bando è quello per la “riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa”. Undici milioni e passa di risorse sull’asse “Istruzione e formazione” del Por Calabria che hanno spinto molte imprese a presentare progetti sperando di scalare la graduatoria.
Riguardo alla scadenza era tutto chiaro. O meglio, sembrava fosse così. Tutti impegnati a presentare i progetti entro il 27 luglio. Grande fretta, come al solito, e ressa finale. Smorzata, a un certo punto, da un avviso piovuto non dal cielo ma dalla direzione generale del dipartimento Formazione e apparso dopo la scadenza dei termini. Ecco il testo: «Il dirigente generale avvisa che i termini di presentazione delle candidature per l’avviso pubblico, relativo alla realizzazione di percorsi di istruzione e formazione professionale per il conseguimento della qualifica professionale, a titolarità delle agenzie formative accreditate, sono prorogati all’11 settembre 2017». Ulteriore specifica: «Le agenzie formative che hanno già inoltrato i progetti possono ripresentare nuova proposta progettuale in sostituzione». Sospiro di sollievo per i ritardatari, leggero fastidio per chi pensava di vedere il proprio progetto approvato in tempi rapidi. Qualcuno è stato così rapido da salvare il documento firmato dal direttore generale e scaricarlo. Perché l’avviso, così com’è spuntato, è scomparso dopo pochi minuti. E oggi sul portale del dipartimento non se ne trova traccia (in effetti l’avviso risulta scaduto alle 23,55 del 27 luglio, come se nulla fosse accaduto). Un piccolo “mistero” che però ha generato grande confusione.

Non è l’unico paradosso temporale contenuto nelle carte del bando da 11 milioni di euro. Nel paragrafo dedicato ai requisiti richiesti alle imprese, infatti, c’è un altro passaggio che appare chiarissimo: «Possono presentare domanda di candidatura, in forma singola o associata e relativamente ad una sola Provincia, gli enti di formazione accreditati, alla data di pubblicazione del presente avviso, per la Macro-tipologia “Obbligo Formativo/Obbligo di Istruzione e percorsi di Istruzione e Formazione Professionale”, ai sensi della normativa regionale in materia di accreditamento». Ripetiamo: alla data di presentazione dell’avviso. Bastano poche righe, sempre nello stesso paragrafo, e una frase capovolge ogni prospettiva: «I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza dell’avviso pubblico». C’è qualche mese di distanza tra i due tempi. Ma la relatività si fa strada nelle stanze che governano la formazione: cosa sarà mai qualche settimana davanti all’eternità? Perché formalizzarsi davanti a un paio di questioni paradossali se in ballo ci sono 11 milioni di euro? Alle imprese insoddisfatte la risposta. O il ricorso, se lo riterranno più comodo. 

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

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