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Furto di pc in una scuola, 4 arresti a Rosarno – VIDEO

GIOIA TAURO Quattro persone sono state arrestate a Rosarno per il furto di 22 notebook da una scuola di Gioia Tauro. Un altro indagato risulta al momento irreperibile. I carabinieri, su ordine del …

Pubblicato il: 28/07/2017 – 12:02
Furto di pc in una scuola, 4 arresti a Rosarno – VIDEO

GIOIA TAURO Quattro persone sono state arrestate a Rosarno per il furto di 22 notebook da una scuola di Gioia Tauro. Un altro indagato risulta al momento irreperibile. I carabinieri, su ordine del gip di Palmi hanno fermato Gerardo Furfaro, 23 anni, Michele Furfaro, 52, Michele Circosta, 55, e Carmelo Gallucci, 25 (finito ai domiciliari). Non ancora rintracciato Giovanni Grasso, 25. Sono accusati, a vario titolo, di furto aggravato in concorso, porto e detenzione di armi comuni da sparo, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope e sommersione di natante. 
Le indagini hanno preso il via dal furto di 22 notebook, per un valore complessivo di circa 10mila euro, avvenuto nell’Istituto comprensivo “Paolo VI-Campanella” di Gioia Tauro, nella notte tra il 21 e il 22 maggio 2016.
Le immagini dei sistemi di video sorveglianza e i tabulati telefonici dei soggetti indiziati hanno consentito di individuare il veicolo con cui era stato commesso il furto e di raccogliere gravi indizi colpevolezza a carico dei 5 indagati.
Gli accertamenti successivi hanno poi permesso ai carabinieri di collegare ai principali sospettati, Gerardo Furfaro e Gallucci, agli altri indagati. In particolare, i militari hanno accertato il coinvolgimento dei due Furfaro nell’attività di produzione e coltivazione di una piantagione di sostanza stupefacente costituita da circa 3.888 piante di canapa indiana del tipo olandese nana, coltivata in un terreno in contrada Carmine a Rosarno. Per questo reato, l’8 luglio 2016, era stato arrestato, in flagranza di reato, Giuseppe Furfaro, fratello di Michele.
Gli inquirenti hanno fatto luce anche su altri episodi, tra cui la cessione di una luger da parte di Circosta, e l’affondamento di un natante a colpi di arma da fuoco, avvenuto l’1 luglio 2016, nel tratto di mare davanti alla spiaggia di San Ferdinando, a opera di Grasso e di altri soggetti non ancora identificati.
In quell’occasione Grasso, assieme ad altri 4 giovani, tutti visibilmente ubriachi, si erano messi a bordo di un motoscafo e avevano esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro un gommone. I carabinieri e la Capitaneria di Porto riuscirono a fermare a riva solo Grasso, che era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. I complici si erano dati alla fuga senza essere identificati. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Palmi.