Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Reggio, sigilli al tesoro di un imprenditore della grande distribuzione

REGGIO CALABRIA Un patrimonio del valore di circa 19 milioni di euro riconducibile a un imprenditore accusato di appartenere alla ‘ndrangheta è stato sequestrato dalla Guardia di finanza che, con i…

Pubblicato il: 28/07/2017 – 5:40
Reggio, sigilli al tesoro di un imprenditore della grande distribuzione

REGGIO CALABRIA Un patrimonio del valore di circa 19 milioni di euro riconducibile a un imprenditore accusato di appartenere alla ‘ndrangheta è stato sequestrato dalla Guardia di finanza che, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha eseguito un provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale. I beni, vincolati nelle province di Reggio Calabria e Cosenza, sono di Giuseppe Chirico, imprenditore operante nel settore della grande distribuzione alimentare, e sono stati individuati dalle attività investigative svolte dal Gruppo della Guardia di finanza di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione “Fata Morgana”, che nel maggio 2016 ha portato all’arresto di 9 persone per associazione mafiosa, estorsione, turbativa d’asta e trasferimento fraudolento di valori.
Tra i destinatari di quei provvedimenti restrittivi figurava anche Chirico, indagato assieme a Emilio Angelo Frascati, Antonio Marra, Natale Saraceno, e Domenico Marcianò, «per essersi posto quale imprenditore espressione della ‘ndrangheta nel settore della grande distribuzione alimentare, usufruendo, in particolare, del costante e continuativo appoggio delle cosche Tegano e di quella ramificazione della cosca Condello, operante nel quartiere di Gallico, già facente riferimento al defunto Domenico Consolato Chirico, per poi ampliare i propri interessi e proiezioni anche fuori dal quartiere di Gallico e dello stretto ambito commerciale, infiltrandosi nelle settore delle aste immobiliari».
Tra i beni sequestrati, la Soral-Società reggina alimentari di Chirico Giuseppe e c. sas, che gestisce vari ipermercati, il compendio aziendale costituito da capitale sociale, partecipazioni, 3 unità locali, 25 immobili, 3 automezzi, conti correnti, libretti di deposito al portatore o nominativi, contratti di acquisto di titoli di Stato, azioni, obbligazioni, certificati di deposito, assicurazioni, un terreno, un’autovettura, polizze assicurative, fondi comuni di investimento, depositi titoli del valore complessivo di 671.738,48 euro intestati a Chirico e suoi familiari. 
Chirico sarebbe parte di quel sistema asfissiante in grado di influenzare anche la pubblica amministrazione e la politica al centro del quale vi sarebbe stato l’ex parlamentare Psdi Paolo Romeo, condannato in passato per concorso esterno in associazione mafiosa e arrestato insieme allo stesso Chirico e ad altre 5 persone. Dalle indagini sarebbe emerso che Romeo si era messo in contatto con un imprenditore rivale di Chirico per farlo rinunciare ad alcuni spazi nel centro commerciale Perla dello Stretto. Chirico, in cambio, rinunciava alle chance di aggiudicazione di alcuni rami d’azienda dell’ex Gdm Spa, sui quali era in corso la procedura di amministrazione per le grandi imprese in crisi. Inoltre, in un’altra circostanza, le pressioni ‘ndranghetiste avevano fatto fallire una società che si era messa in concorrenza con Chirico. In seguito all’inchiesta Fata Morgana, la Dda ha incaricato il Gico del Nucleo di polizia tributaria ed il Gruppo di Reggio Calabria, di svolgere un’indagine economico/patrimoniale per individuare i beni riconducibili a Chirico. Dagli accertamenti è emersa la sproporzione tra redditi dichiarati e patrimonio accumulato che, secondo la Guardia di finanza, è frutto o reimpiego di proventi di attività illecite. Il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Dda, ha quindi disposto il sequestro della società di Chirico, la Asoral, comprensiva del compendio aziendale (capitale sociale, partecipazioni, locali, 25 immobili, 3 automezzi), nonché conti correnti, libretti di deposito al portatore o nominativi, contratti di acquisto di titoli di Stato, azioni, obbligazioni, certificati di deposito, assicurazioni, di un terreno, un’autovettura, polizze assicurative e fondi comuni di investimento. 

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x