Ultimo aggiornamento alle 23:12
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

A Rende è tempo di maggioranze variabili

RENDE A Rende c’è una nuova maggioranza. “Allargata”, secondo il sindaco Marcello Manna. “Raccogliticcia” per gli (a questo punto) ex alleati di Alternativa popolare, che oggi non hanno votato per …

Pubblicato il: 31/07/2017 – 21:01
A Rende è tempo di maggioranze variabili

RENDE A Rende c’è una nuova maggioranza. “Allargata”, secondo il sindaco Marcello Manna. “Raccogliticcia” per gli (a questo punto) ex alleati di Alternativa popolare, che oggi non hanno votato per l’assestamento di bilancio, passato con 10 voti a favore, 3 contrari e 3 astenuti. In soccorso alla giunta varata solo qualche settimana fa sono arrivati i voti di Pasquale Verre, Franchino De Rango e Andrea Cuzzocrea. Il primo e il terzo si erano candidati a sindaco proprio in contrapposizione a Manna (Verre sotto le insegne del centrosinistra a guida Pd, Cuzzocrea con una lista centrista). E il loro “aiutino” provoca il commento social del consigliere del M5s Domenico Miceli: “Stampelle in consiglio. La nuova maggioranza si è palesata ed è targata Pd”. E’ polemica, insomma, oltrecampagnano, dove i poli si mescolano e i vecchi patti elettorali si sfaldano. Ciascuno ha le sue ragioni. Chi per gioire, chi per lamentarsi. Partiamo dal sindaco. Che non capisce chi critica la “nuova maggioranza” e spiega: “Oggi ribadisco che sui grandi temi mi sono rivolto all’intero consiglio comunale. E addirittura ho sempre auspicato una maggioranza allargata. Il vecchio politichese non mi interessa. Sono lontano mille miglia da questo modo di ragionare. Se è questo il livello della politica a Rende sento vergogna”. 
Manna chiede a tutti di pensare al bene della città e dice di non aver sentito alcuna critica sul documento finanziario approvato lunedì. “Volevo sentirla una critica sul bilancio – spiega – . Eppure nulla è arrivato. No, si pensa solo alle riunioni negli hotel di Rende per capire se andiamo a casa o meno. Ripeto, noi qui a vivacchiare non ci stiamo. Se dobbiamo andare a casa andiamo a casa, ma devono essere temi importanti sulla città che ci devono legare o mantenere distanti e non altro”. Si andrà avanti così: per chi vorrà, le porte della maggioranza saranno aperte. E il sindaco cercherà ampie convergenze sui temi che considera centrali.
Difficile che le trovi in Alternativa popolare, dopo la nota diffusa dal gruppo che fa capo al senatore Antonio Gentile. Per i coordinamenti provinciale e cittadino, “traditori e transfughi” hanno scelto di mantenere in piedi un sindaco pronto a “offrirsi al tredicesimo consigliere raccolto all’ultimo momento per sopravvivere politicamente”. A Rende, scrivono, “si è rotta la maggioranza eletta, tradendo la volontà popolare e si è andato incontro a un pateracchio con una maggioranza raccogliticcia fatta da transfughi dei partiti che non hanno nessun avvenire politico, addirittura con due candidati a sindaco che sono stati contrapposti con un proprio programma elettorale a Manna e oggi invece, tradiscono i propri elettori, asservendosi allo stesso Manna, probabilmente per ritorni personali che non si realizzeranno mai”.
Il 2014 e il sostegno elettorale offerto al penalista sembrano lontani anni luce. Ma gli strali peggiori sono riservati al tredicesimo uomo, “che risponde al nome di Mario Rausa, il quale ha attraversato in questi anni tutte le composizioni politiche, pur di mantenere un posto al sole. Rausa dovrebbe trovare il coraggio, ma non lo ha, di rassegnare le dimissioni da presidente del consiglio, perché è stato eletto con una maggioranza differente di quella che si è presentata oggi nel consiglio comunale”. E la giunta comunale? Anch’essa “raccogliticcia, di basso profilo e sottoposta ogni giorno alle pressioni del tredicesimo consigliere di turno. In effetti, così come avvenuto qualche giorno fa per una questione poco chiara di un assessore, ognuno di loro può battere i pugni per ottenere qualcosa. Questo è lo stato di degrado della politica a Rende e Manna si dovrà assumere le responsabilità di questo scempio”. Porte chiuse, dunque. E nessuna intenzione di dialogare, ma soltanto di “vigilare sulla trasparenza e sulla legalità degli atti ammnistrativi e a preservare la rendesità che Manna ha fatto smarrire i questi tre anni”. Con un riferimento sibillino ai “registi occulti” della svolta del sindaco Manna. 

 

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x