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Delitto Mezzatesta, il killer misterioso si chiude nel silenzio

CATANZARO Non ha detto una parola davanti al gip. Marco Gallo, 32 anni, l’uomo arrestato lunedì con l’accusa di essere l’omicida di Gregorio Mezzatesta, impiegato 53enne delle Ferrovie della Calabr…

Pubblicato il: 01/08/2017 – 13:23
Delitto Mezzatesta, il killer misterioso si chiude nel silenzio

CATANZARO Non ha detto una parola davanti al gip. Marco Gallo, 32 anni, l’uomo arrestato lunedì con l’accusa di essere l’omicida di Gregorio Mezzatesta, impiegato 53enne delle Ferrovie della Calabria, fratello di Domenico Mezzatesta imputato per un duplice omicidio avvenuto nel gennaio 2013, ha scelto di tacere. Il presunto killer, assistito dagli avvocati Teresa Bilotta e Antonello Mancuso, è indagato perché, secondo le ricostruzioni dei carabinieri – coordinate dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e dal sostituto Paolo Petrolo – la mattina del 24 giugno scorso avrebbe messo in atto l’agguato mortale ai danni dell’impiegato. Secondo le indagini Gallo, a bordo della propria moto da enduro, con targa rubata, avrebbe seguito l’auto con la quale Mezzatesta, in compagnia di un collega, si stava recando al lavoro a Catanzaro. Partita da Soveria Mannelli, la vittima è stata seguita da Tiriolo fino a Catanzaro dove, in via Milano, alle otto meno un quarto il killer, casco scuro in testa, ha aperto il fuoco. Cinque colpi precisi e letali alla testa. Gallo sarebbe poi fuggito attraverso un lungo e tortuoso sentiero montano alla volta di Lamezia Terme. È proprio alle porte della città che la sua moto si ferma. E questo incidente sarà una pietra di inciampo per l’assassino, costretto a raggiungere a piedi il garage di via Indipendenza e tornare a recuperare il mezzo. Le telecamere di abitazioni private e di esercizi commerciali, a questo punto, lo riprendono a volto scoperto. Sono quelle stesse telecamere le cui immagini, in una attenta attività di pedinamento elettronico, gli inquirenti metteranno una dietro l’altra ricostruendo tutta la giornata del killer.
Il profilo di Gallo, dalle prime analisi, apparirebbe come quello di un professionista insospettabile. Un passato immacolato, nessun precedente, nessuna frequentazione sospetta, un lavoro nell’agenzia di consulenza. Per raggiungerlo gli inquirenti hanno messo in campo un lavoro capillare. Davanti al gip martedì Gallo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma gli interrogativi che ruotano intorno a questa vicenda sono ancora tanti.

ale. tru.

 

 

 

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