Ultimo aggiornamento alle 8:18
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Consiglio, Oliverio pronto a convocare il vertice di maggioranza

REGGIO CALABRIA La nebbia che copre pensieri e propositi del governatore è ancora fitta, quasi impenetrabile. Qualcosa, però – grazie alle brevi telefonate concesse dallo stesso Oliverio a qualche …

Pubblicato il: 04/08/2017 – 15:04
Consiglio, Oliverio pronto a convocare il vertice di maggioranza

REGGIO CALABRIA La nebbia che copre pensieri e propositi del governatore è ancora fitta, quasi impenetrabile. Qualcosa, però – grazie alle brevi telefonate concesse dallo stesso Oliverio a qualche consigliere regionale “amico” e ai suoi incontri fugaci, tra un convegno e l’altro, con esponenti del Pd ritenuti degni di custodire il quasi imperscrutabile “verbo” –, comincia a trapelare. Tra lunedì e martedì mattina dovrebbe svolgersi la tanto attesa (e quasi insperata, a questo punto) riunione della maggioranza di centrosinistra in consiglio regionale. Quasi superfluo ricordare l’ordine del giorno, ormai una sorta di tormentone estivo: il rinnovo dell’Ufficio di presidenza dell’assemblea legislativa, in programma per l’8 agosto. L’ufficialità ancora non c’è, ma diversi consiglieri regionali assicurano che il governatore sia pronto a convocare il vertice di maggioranza. Mistero fitto, ovviamente, sulle indicazioni (meglio: prescrizioni) che Oliverio darà alle sue truppe. Probabile che il presidente della Regione, dopo aver chiesto e ottenuto lo slittamento della seduta del Consiglio di una settimana, si presenti davanti ai suoi con il puzzle delle nomine già completo. Gli incastri non sono poi così complicati: gli unici nodi dovrebbero riguardare la vicepresidenza riservata alla maggioranza e la commissione Riforme. 

RINVIO Per la verità, una parte del Pd abbastanza nutrita (e perfino un largo settore del centrodestra) preferirebbe un rinvio delle nomine a settembre. Il motivo è presto detto: alcuni consiglieri dem sono pronti a giurare che Oliverio, dopo la pausa estiva, varerà – a più di un anno dai primi, abbozzati, annunci – la sua nuova giunta. E dunque in molti, dagli scranni della maggioranza, premono affinché il rinnovo della presidenza del Consiglio e quello dell’esecutivo si svolgano quasi in contemporanea, in modo da avere un quadro completo di tutte le caselle da riempire per poi avanzare richieste o desideri. È solo un’ipotesi, che il silenzio del governatore non aiuta a smentire o a confermare.
Ma, in assenza di messaggi chiari dalla Cittadella, il pattuglione di maggioranza si appresta a rinnovare i vertici del Consiglio come da programma ufficiale. «Nessuno sa niente, Oliverio non parla. Certo è che un ulteriore rinvio sarebbe percepito come un segnale di grande debolezza da parte sua: se non riesci ad amalgamare una squadra, significa che i problemi sono profondi», mormora un consigliere regionale. Il passaggio, in ogni caso, è dirimente: siamo a metà cammino e sia Palazzo Campanella sia la giunta Oliverio devono decidere come e con quali uomini affrontare gli ultimi due anni di legislatura.

GLI INCASTRI Per l’attuale presidente del Consiglio, Nicola Irto, ci sono solo apprezzamenti bipartisan: logica oltre che praticamente certa la sua riconferma sulla poltrona più alta dell’Astronave. Le incognite sono le due vicepresidenze, fino a ora occupate da Francesco D’Agostino (“Oliverio presidente”) e Pino Gentile (Ap ex Ncd). Oliverio, a quanto pare, non sembra intenzionato a riconfermare D’Agostino, che affronterà il processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta “Alchemia”, in quanto accusato di essere un prestanome dei clan della Piana di Gioia Tauro. Gli equilibri tra i vari gruppi che compongono la maggioranza non dovrebbe essere stravolto, ed è quindi probabile che il posto di D’Agostino vada a Franco Sergio, anche lui di Op. Il suo passaggio nell’Ufficio di Irto libererebbe la poltrona di presidente della commissione Affari istituzionali, che dovrebbe essere assegnata a uno scalpitante Vincenzo Ciconte. L’ex assessore non ha mai abbandonato l’idea di ritornare in giunta ma, considerata l’impasse e l’incertezza dilagante, potrebbe anche accontentarsi di una commissione. La sua preferenza, in quanto medico, in realtà sarebbe per la III, Sanità, che però dovrebbe essere guidata ancora da Michele Mirabello.
L’altra questione spinosa riguarda la commissione Riforme di Baldo Esposito. I rapporti piuttosto incerti tra Ap e il Pd (nazionale e calabrese) rendono però abbastanza improbabile una sua riconferma. E lo stesso dubbio vale anche per Gentile, che vorrebbe continuare a svolgere il ruolo di vicepresidente. In queste ore prende sempre più corpo l’ipotesi di un avvicendamento tra il dem Mimmetto Battaglia e lo stesso Esposito.
E Gentile? Il suo destino pare legato a doppio filo a quello di Forza Italia. In queste ore il coordinamento regionale azzurro è riunito a Lamezia nel tentativo di trovare un accordo sul nome da portare avanti al momento del voto. I contendenti sono sempre loro, Wanda Ferro e Mimmo Tallini. Chi la spunterà? Se i berluscones dovessero andare in aula senza le idee chiare, Gentile (con l’appoggio di una parte di maggioranza?) potrebbe essere ancora una volta pronto ad approfittarne.             

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x