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Rio: «Con le Primarie vogliamo contaminare il Palazzo» – VIDEO

COSENZA «Incentivare la partecipazione spontanea dei cittadini alla scelta di chi guiderà il futuro governo regionale può rappresentare un proficuo sostegno all’esercizio della democrazia della rap…

Pubblicato il: 07/08/2017 – 16:24
Rio: «Con le Primarie vogliamo contaminare il Palazzo» – VIDEO

COSENZA «Incentivare la partecipazione spontanea dei cittadini alla scelta di chi guiderà il futuro governo regionale può rappresentare un proficuo sostegno all’esercizio della democrazia della rappresentanza, alimentare la consapevolezza politica dei calabresi e, aspetto fondamentale, suggerire a coalizioni, partiti e movimenti indicazioni utili per rilanciare il rapporto di fiducia con la collettività. In altri termini, stimolare una regione più aperta e una politica a portata di tutti». A precisare gli aspetti innovativi dell’iniziativa di consultazione collettiva Le Primarie del Corriere (a questo link la pagina sulla quale sarà possibile votare da mercoledì mattina) è Raffaele Rio, da quasi 20 anni alla guida di Demoskopika, il gruppo italiano per le ricerche di opinione e di mercato.

Si può affermare che si tratta di un sondaggio sulle intenzioni di voto dei cittadini in vista delle prossime elezioni regionali?
«Più che un sondaggio, Le Primarie del Corriere può definirsi un’esperienza innovativa di consultazione collettiva, un sistema costante di rilevazione “dal basso” dell’orientamento, delle aspettative, dei bisogni dell’opinione pubblica che accompagnerà i calabresi fino al mese di aprile del prossimo anno. Capire con quali intenzioni i cittadini si recheranno a votare per scegliere il futuro governatore della Regione Calabria e per rinnovare i rappresentanti in consiglio regionale produce l’indubbio vantaggio di stimolare l’attuale sistema politico a un maggiore confronto con la collettività spesso coinvolta quasi esclusivamente nelle fasi di richiesta del consenso. Certo, non ci si trova all’interno di un vero e proprio seggio elettorale, né si ha alcuna pretesa di farlo. Ciò non toglie che gli orientamenti emersi dai cittadini su tante questioni affrontate, nell’arco temporale di svolgimento dell’iniziativa, non potranno non rappresentare una base preliminare e imprescindibile di confronto per la prossima competizione elettorale regionale».

A proposito di tematiche e argomenti: quali sono per l’appunto le questioni toccate dall’iniziativa di consultazione collettiva?
«Saranno numerose. In primo luogo, la batteria di tematiche ritenute prioritarie per i cittadini e suggerite alle forze politiche che chiederanno il voto ai calabresi per la costruzione dell’agenda elettorale prima e istituzionale successivamente. Inoltre, l’ascolto dei cittadini servirà a meglio comprendere la loro posizione sulle caratteristiche, sulle doti e sulle capacità richieste al prossimo presidente della Regione Calabria, il grado di fiducia nelle istituzioni ai vari livelli, la percezione della collettività sull’andamento della qualità della vita nelle aree di residenza ed altro ancora».  

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Cosa si aspetta concretamente dalle Primarie del Corriere?
«L’aspetto che più mi farebbe piacere riguarda il livello di partecipazione dei calabresi all’iniziativa. Spero che, seguendo le indicazioni contenute nell’apposito Regolamento che abbiamo predisposto per offrire qualche regola e indicazione da seguire ai partecipanti, siano in tanti i calabresi che vorranno cogliere l’opportunità di fare sentire la propria voce, di far emergere nel delicato dibattito politico, dei prossimi mesi, anche donne e uomini, poco conosciuti ma desiderosi di contaminare le istituzioni di competenze e professionalità».

Da ultimo, ma non sicuramente per importanza, qual è la metodologia messa in campo?
«Gli aspetti metodologici assumeranno una valenza strategica per il buon esito dell’iniziativa. Nello specifico, la tecnica di rilevazione utilizzata sarà quella CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) che, attraverso un link dedicato gestito da una piattaforma tecnologica automatizzata per le votazioni, consentirà di poter esprimere la preferenza in ciascuna delle rilevazioni programmate. Per rendere più vicina la “popolazione dei partecipanti” alla distribuzione dell’universo di riferimento e per riequilibrare, per quanto possibile, le proporzioni attese secondo le variabili note delle statistiche ufficiali sulla popolazione calabrese, i dati raccolti attraverso le varie rilevazioni ovvero le unità finali di campionamento rilevate, saranno oggetto di una ponderazione post-stratificazione secondo le variabili provincia di residenza, sesso e fasce d’età, evitando o attenuando in questo modo le eventuali distorsioni e scostamenti che si potranno verificare in fase di elaborazione e rappresentazione dei risultati. L’operazione sarà effettuata moltiplicando ogni caso del campione per un coefficiente di ponderazione (peso) pari al rapporto quota teorica/quota rilevata dello strato di appartenenza».

red. pol.

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