COSENZA La Corte di appello di Catanzaro ha riformato la pena per Francesco Patitucci, ritenuto un elemento di spicco della cosca Lanzino-Ruà. Il presunto boss era stato condannato, dal Tribunale di Cosenza, a 2 anni e 8 mesi per detenzione illegale di arma clandestina.
Mercoledì mattina i giudici di secondo grado hanno condannato Patitucci ma riformando la pena da 2 anni e 8 mesi a 1 anno e 6 mesi. La Corte di appello ha pertanto disposto la scarcerazione del presunto boss ma Patitucci resta detenuto per altri reati.
L’uomo, sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di dimora, nel corso di un controllo nel febbraio del 2016 è stato trovato in possesso di una pistola, ritenuta dall’accusa clandestina. Patitucci, che aveva scelto il rito abbreviato, ai giudici di primo grado, aveva ammesso che era stato comunque un errore circolare con quella pistola che aveva con sé solo per un’eventuale difesa. La Procura di Cosenza aveva chiesto la condanna a 3 anni e 8 mesi. Il presunto boss è difeso dagli avvocati Laura Gaetano, Marcello Manna e Luigi Gullo.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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