COSENZA La riforma delle Camere di Commercio muta la geografia degli enti camerali calabresi. Che saranno tre: Cosenza, Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia e Reggio Calabria. È giunta al traguardo finale la nuova mappa geografica delle Camere di commercio d’Italia. Il decreto del ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda definisce l’assetto territoriale delle Camere che passano da 105 a 60 portando a compimento il processo di riorganizzazione partito due anni fa con la riforma Madia. «Il riordino – scrive Unioncamere – realizza un sistema camerale più snello e efficiente in grado di rispondere con maggiore efficacia alle nuove sfide di modernizzazione del Paese». E provoca reazioni entusiastiche soprattutto a Cosenza.
«Proprio ieri il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha firmato il decreto con il quale è stato approvato il Piano di accorpamento delle Camere di Commercio. La Camera di Commercio di Cosenza ha mantenuto la sua autonomia e continuerà a operare nel pieno delle sue funzioni e all’interno del suo vasto territorio». Lo scrive il Consiglio direttivo di Confcommercio Cosenza. «Siamo particolarmente orgogliosi e contenti – si legge nella nota –, come Confcommercio Cosenza, del prestigioso risultato raggiunto dal nostro presidente Klaus Algieri. La notizia della definitiva autonomia della Camera di Commercio cosentina rappresenta un punto di forza per le 80mila imprese della nostra provincia».
Anche Francesco Rosa, presidente della Cna di Cosenza, plaude alla riconfermata autonomia dell’ente: «La svolta impressa dal presidente Klaus Algieri nella governance della Camera di Commercio ha prodotto e continua a produrre risultati sempre positivi ed evidenti per le 80mila imprese che operano nel nostro territorio. Con un lavoro certosino e superando mille difficoltà, è stata salvaguardata l’autonomia della Camera di Commercio di Cosenza. Occorre ribadirlo. Se l’ente camerale bruzio non fa parte del Piano di accorpamento delle Ccia voluto dal governo nazionale, il merito è in primis del presidente Algieri. Sappiamo benissimo che non è stata una battaglia facile. Il decreto firmato dal ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, produce – continua Rosa – una serie di accorpamenti con un impatto decisivo sugli assetti degli enti camerali. La Camera di Commercio di Cosenza continua, invece, il suo percorso autonomo e virtuoso, testimoniato da una serie di best practices. Non è un caso se un’istituzione internazionale e prestigiosa come L’Ocse abbia riconosciuto il lavoro svolto da #OpenCameraCosenza, la sintesi perfetta tra innovazione e governance orizzontale introdotta proprio da Klaus Algieri».
Soddisfazione anche dalla Cia Calabria Nord, il cui presidente Ferdinando Mortati si congratula con Klaus Algieri «per aver, con grande tenacia e dedizione, ottenuto il definitivo abiettivo dell’autonomia dell’ente camerale bruzio. Un traguardo importante, ha sottolineato Mortati, che va nella direzione del sostegno alle imprese che da troppo tempo avvertono il fardello della burograzia e della crisi economica». Sulle stesse posizioni anche il presidente della Coldiretti Cosenza Pietro Tarasi: «Una soluzione ottimale per andare incontro alle esigenze del territorio».
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