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Di Natale denuncia un «patto scellerato» tra Iacucci e Occhiuto

COSENZA La concordia nel Pd è un concetto molto vago. E così, tra i tanti fronti aperti – dal consiglio regionale ai contrasti politici nel partito – se ne aggiunge uno nuovo. C’è un caso alla Prov…

Pubblicato il: 11/08/2017 – 16:26
Di Natale denuncia un «patto scellerato» tra Iacucci e Occhiuto

COSENZA La concordia nel Pd è un concetto molto vago. E così, tra i tanti fronti aperti – dal consiglio regionale ai contrasti politici nel partito – se ne aggiunge uno nuovo. C’è un caso alla Provincia di Cosenza, ente retto da Franco Iacucci, ex braccio destro del governatore Oliverio che, negli ultimi tempi, non ha lesinato critiche istituzionali al suo vecchio amico. 
Le critiche arrivano da Graziano Di Natale, consigliere provinciale di Paola che ha retto l’ente per alcuni mesi dopo la sfiducia che ha decretato la “caduta” di Mario Occhiuto dal Comune di Cosenza (poi riconquistato) e anche dall’ente di piazza XV Marzo. Di Natale – che, nel suo interregno, non ha lesinato critiche alla gestione del sindaco di Cosenza – denuncia un inciucio proprio tra Occhiuto e Iacucci. «Stiamo assistendo – dice –, nel silenzio generale a una trasversale alleanza politica nella Provincia di Cosenza, dove il Pd è ritornato alla guida dopo aver vinto una estenuante battaglia di legalità contro Occhiuto ed il centro destra che illegittimamente occupavano la presidenza». «Oggi – spiega Di Natale – i funzionari interni ed  esterni nominati da Occhiuto sono ritornati al loro posto. Addirittura il capo di Gabinetto di Occhiuto al Comune di Cosenza riceve un incarico di consulenza nel settore finanziario della Provincia». Intollerabile, per Di Natale: «A questo patto scellerato io non intendo partecipare, ecco perché oggi in consiglio provinciale ho iniziato da subito a far capire che io non ci sto».
In Consiglio, in effetti, l’avvocato paolano ha posto la questione della «mancanza dei documenti utili per la discussione sull’approvazione del bilancio che dovevano essere messi a disposizione dei consiglieri provinciali. Mancanza che rendeva nulla la deliberazione per cui, preso atto delle mie dimostranze, si è provveduto a rinviare il consiglio. Se oggi la Provincia si trova a non approvare il bilancio e a rinviare la sua adozione, con danno ai comuni e alla popolazione amministrata, è perché la politica fino ad ora adottata è fuori da ogni logica».
Non finisce qui, ovviamente. «Da subito, dopo la pausa estiva, all’interno del Partito democratico di Cosenza – chiosa il consigliere – si dovrà aprire la discussione “Provincia di Cosenza” e sull’ormai palese accordo con pezzi del centrodestra. Ai papocchi e ai compromessi preferisco la linearità delle condotte. Una cosa è certa: la mia battaglia di legalità, dei mesi scorsi, non dovrà essere dimenticata. Da qui parte il mio impegno futuro».

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