CATANZARO «Senza entrare negli anfratti politici, avulsi dalle finalità Unicef, è certo che la tutela dei bambini, in ogni sua forma ed in qualsivoglia contesto, impone una coerenza istituzionale ed operativa priva di demagogiche declamazioni, andando invece al concreto ed alla risoluzione di problemi e difficoltà che limitano o rendono penosa la vita dei più piccoli. A tal fine l’Unicef e l’Ufficio del Garante, in stretta collaborazione, hanno già condiviso un protocollo d’intesa, siglato nel mese di giugno 2017, con lo scopo di far convergere strategie ed azioni comuni per la salvaguardia delle bambine e dei bambini». È quanto dichiara in una nota Francesco Samengo, presidente regionale Unicef Calabria. «Così – spiega – si opererà per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, ed allo stesso modo si svilupperanno attività congiunte di promozione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con l’univoco obiettivo della protezione dei minori, specie quelli più vulnerabili (per povertà, per contesti di disagio e deprivazione), al fine di garantirne un’armonica crescita personale, affettiva e sociale». «Dunque, ed è questo il vulnus, non si discute di competenze (a chi spetti fare cosa), ma operare per il bene dei più piccoli, per garantire loro un futuro sereno e dignitoso – prosegue Samengo -. Questo dovrebbe essere un imperativo categorico per ogni Istituzione, primariamente politica, ben oltre ogni colore partitico e scelte di campo. Si assiste, attoniti e abiuranti, ad una chiara aridità valoriale che è totalmente distonica con la delicatezza e la grandezza del tema affrontato. La tutela dei minori non ammette né se, né ma: le risorse si trovano; gli impegni si assumono e le scelte di politica sociale devono concretamente mirare alla salvaguardia delle famiglie e dei minori». «Ci si augura – conclude il presidente Unicef – che il sopore estivo lasci il posto ad un moto coscienziale che dia voce a chi, per connaturata vulnerabilità, non è in grado di gridarlo».
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