MILANO Arrestato dai carabinieri della sezione catturandi il 27enne Giuseppe Rispoli, nipote di Vincenzo Rispoli, in passato ritenuto capo della locale ‘ndranghetista di Legnano, coinvolto nel 2009 nell’operazione “Bad Boys” e successivamente condannato. Il giovane nipote, nato a Busto Arsizio e residente a Legnano, è stato condannato a 4 anni, 4 mesi e 11 giorni di carcere per due rapine commesse il 25 agosto 2011 a Legnano e il 3 ottobre 2014 a Parabiago. In entrambi i casi l’arrestato, catturato dai militari gli scorsi giorni mentre era al mare con moglie e figlia, aveva minacciato le vittime facendo notare di essere il nipote di Rispoli. «Ricordati chi sono io e chi è mio nonno», «io sono calabrese» ha detto in entrambi gli episodi. Il 25 agosto 2011 a Legnano ha rapinato due minorenni, uno italiano e uno nordafricano, di alcune piantine di marijuana, schiaffeggiandoli e minacciandoli sempre citando il nonno. I due giovani erano stati così spaventati che avevano anche in un secondo momento ritirato le accuse, capendo poi di non poter giurare il falso in sede di testimonianza. A Parabiago nel 2014 l’arrestato in un bar assieme ad un amico aveva truffato e derubato della macchina un giovane. Prima aveva finto che l’amico rubasse il telefonino alla vittima per farsi passare come “salvatore” e farsi portare dal giovane in macchina per recuperarlo. Una volta a bordo del mezzo, il 27enne aveva colpito la vittima e l’aveva derubata della vettura. Le indagini sono state svolte in collaborazione con i carabinieri di Cirò Marina (Crotone), zona di provenienza dei Rispoli. La condanna definitiva per il giovane risale all’8 agosto ed è per cumulo di pena.
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