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Minniti, i migranti e le barzellette sulla calabresità

ROMA Il 27 e 28 luglio nell’arco di sole 48 ore ben 27 navi di tutta Europa, Ong comprese, sbarcarono sulle coste italiane la bellezza di 12mila migranti. «Sapete cosa ci offrirono i nostri amici d…

Pubblicato il: 17/08/2017 – 7:34
Minniti, i migranti e le barzellette sulla calabresità

ROMA Il 27 e 28 luglio nell’arco di sole 48 ore ben 27 navi di tutta Europa, Ong comprese, sbarcarono sulle coste italiane la bellezza di 12mila migranti. «Sapete cosa ci offrirono i nostri amici di Bruxelles dopo quelle giornate tragiche e tremende? Più soldi per creare nuovi hot spot». Il ministro dell’Interno Marco Minniti racconta al Giornale la sua sfida per fermare l’immigrazione clandestina. «Non crediate mica – rimarca il titolare del Viminale nel colloquio con il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti – che quei soldi ci venissero offerti per far star meglio i migranti, per accudirli, per garantire la loro integrazione. No, offrendoci quei soldi ci chiedevano di creare dei centri da cui i migranti non potessero uscire. Ci proponevano di fare dei centri di internamento, cioè delle vere e proprie galere, persino per i minori non accompagnati». «Io sono uno che più mi dicono che non si può fare e più mi scatta il trip… Sulla Libia e sui migranti è andata così…», afferma Minniti, calabrese, che sulla calabresità racconta una barzelletta su Dio che decide di esaudire i desideri di un romano, di un sardo e di un calabrese. «Il romano sogna di diventare l’antico imperatore Augusto, il sardo chiede mille pecore e il Signore accontenta entrambi. Ma sapete che gli chiede il calabrese? Dio ti prego fai morire le pecore del sardo».
Minniti racconta al Giornale: «Sono figlio di un generale dell’aviazione e sognavo di diventare un pilota, ma mia madre non ne voleva sapere e così, a 17 anni, entrai nel Partito comunista. Immaginate con quanta gioia fosse vissuta in casa quella mia scelta. Ma almeno costrinsi mia madre a ricredersi. Forse – mi disse quando ormai avevo 24 anni – era meglio se ti facevo diventare un pilota. Quindi a sinistra devono ringraziare mia madre… se no come ministro dell’Interno gli toccava un ex ufficiale dell’Aeronautica».

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