CATANZARO Nuovo incarico per Carmen Barbalace dopo le sue dimissioni da assessore regionale, conseguenza dell’indagine sulle cosche della Locride che, in uno con decine di arresti per associazione mafiosa, portarono anche a una serie di avvisi di garanzia a dirigenti ed ex dirigenti dell’assessorato all’Agricoltura. Tra questi anche Carmen Barbalace. Una posizione marginale, la sua: è accusata di concorso in truffa e falso per aver fatto parte, in epoca antecedente la sua nomina ad assessore, della commissione che approvò un finanziamento in favore di appartenenti alla cosca Barbaro di Platì. Tuttavia decise ugualmente di rimettere il mandato.
La decisione arrivò dopo un colloquio con il presidente Mario Oliverio nel quale lamentava la blanda solidarietà ricevuta in quelle difficili ore. Adesso Oliverio rimedia, infatti ha offerto a Carmen Barbalace, che ha accettato, il posto di vicecapo di Gabinetto della Presidenza.
Strappo ricucito, dunque. Del resto nessuno potrà obiettare alcunché per la nomina a vicecapo di Gabinetto della Barbalace pur in presenza di una indagine della Dda reggina nei suoi confronti. L’ex assessore, infatti, collaborerà con Gaetano Pignanellli, storico consulente giuridico del governatore, noto per una molto personale lettura delle normative che ha spinto tanti alla Cittadella a indicare come precetti del “codice Pignanelli” alcune valutazioni giuridiche. Pignanelli, infatti, è lui stesso alle prese con una delicata indagine della Procura di Castrovillari legata per alcune autorizzazioni sospette rilasciate ad aziende di San Giovanni in Fiore operanti nel settore dei tagli boschivi. (PaPo)
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