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Nuova tendopoli a San Ferdinando

REGGIO CALABRIA Nella giornata di domani, venerdì 18 agosto, i lavoratori stagionali stranieri presenti nella Piana di Gioia Tauro potranno usufruire di una nuova idonea struttura di ospitalità tem…

Pubblicato il: 17/08/2017 – 8:45
Nuova tendopoli a San Ferdinando

REGGIO CALABRIA Nella giornata di domani, venerdì 18 agosto, i lavoratori stagionali stranieri presenti nella Piana di Gioia Tauro potranno usufruire di una nuova idonea struttura di ospitalità temporanea. I cittadini extracomunitari presenti nell’attendamento di San Ferdinando saranno, infatti, trasferiti nella nuova attrezzata tendopoli realizzata in quel territorio dalla Regione Calabria sulla base di specifiche iniziative di coordinamento disposte da questa Prefettura.
Si chiude così, positivamente, l’intervento della nuova realizzazione concordato nel Protocollo operativo sottoscritto il 19 febbraio 2016 tra la Prefettura, la Regione Calabria, la Provincia di Reggio Calabria, la Croce Rossa Italiana, i Comuni di San Ferdinando e di Rosarno, la Caritas Diocesana di Oppido Mamertina e gli Organismi umanitari Emergency e ME.D.U. e volto al graduale superamento e smantellamento della vecchia tendopoli in San Ferdinando nelle more dell’attuazione delle iniziative volte a favorire l’integrazione abitativa dei predetti lavoratori migranti.
La nuova struttura ospiterà 550 lavoratori stranieri ed è il frutto di un nuovo progetto di attendamento, fortemente voluto dal prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, dotato di tutte le opere di urbanizzazione primaria (reti idriche e fognarie, impianti di illuminazione ed aree servizi comuni) e in grado di offrire servizi in ottimali condizioni igieniche e di sicurezza (vigilanza, cucina, pulizia, lavanderia, raccolta differenziata, ecc..).
Il nuovo attendamento è opportunamente delimitato ed è stato munito anche di impianti di videosorveglianza e di rilevazione di presenza.
In sede di riunione svoltasi lo scorso 13 luglio presso il Comune di San Ferdinando sono stati definiti i criteri per l’ingresso nella nuova area attrezzata e si è convenuto sulla necessità che la struttura sia vigilata a cura di un idoneo soggetto gestore da individuarsi mediante gara ad evidenza pubblica da parte del Comune di San Ferdinando.
Parallelamente all’apertura di tale struttura saranno smantellate le tende del Ministero dell’Interno presenti nell’attuale tendopoli, al fine di evitare che le stesse possano costituire improprio ricovero per quegli immigrati che durante l’inverno scendono nel territorio della Piana di Gioia Tauro per la campagna agrumicola.
In proposito, sono state avviate concrete interlocuzioni con i sindaci dei Comuni della Piana per individuare anche soluzioni finalizzate ad un’accoglienza diffusa degli immigrati.
È da dire inoltre che nel pomeriggio dello scorso 2 agosto, presso la Prefettura, si è tenuta una ulteriore riunione con le organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl, Uil e Usb finalizzata allo svolgimento di un’azione di corretta informazione in favore dei lavoratori migranti per la migliore fruizione della nuova area.
Competerà al commissario straordinario, introdotto dal d.l. 20 giugno 2017, n. 91, recante “disposizioni urgenti per la crescita del Mezzogiorno”, convertito con modifiche in legge 3 agosto 2017, n. 123, traghettare tale situazione verso efficaci ed efficienti politiche di inclusione.
Il complessivo intervento sarà illustrato nel corso di una Conferenza stampa indetta dal prefetto di Reggio Calabria e che si svolgerà all’interno della nuova struttura di ospitalità in San Ferdinando alle ore 12.

«È L’ENNESIMA GHETTIZZAZIONE» «La decisione della costruzione dell’ennesima tendopoli nasce come cita la nota odierna della stessa Prefetto di Reggio Calabria con “Protocollo operativo sottoscritto il 19 febbraio 2016 tra la Prefettura, la Regione Calabria, la Provincia di Reggio Calabria, la Croce Rossa Italiana, i Comuni di San Ferdinando e di Rosarno, la Caritas Diocesana di Oppido Mamertina e gli Organismi umanitari Emergency e ME.D.U.”. Quindi senza alcun coinvolgimento dei diretti interessati, ovvero gli uomini e le donne oggi costretti a finire nell’ennesima tendopoli. Quindi l’Usb non ha mai condiviso l’attendamento come soluzione». È quanto si legge in una nota del Coordinamento Lavoratori agricoli dell’Usb di San Ferdinando e Reggio Calabria.
«Come lavoratori ed abitanti – prosegue la nota – abbiamo da sempre ribadito la nostra contrarietà all’attendamento in una situazione strutturale che richiede l’inserimento abitativo come unica soluzione. Questa nostra posizione, discussa ed approvata nelle riunioni ed assemblee con i lavoratori, è stata di nuovo ribadita lo scorso 2 agosto pomeriggio presso la Prefettura di Reggio Calabria. Perché le strutture ci sono e lo dicono anche i dati censiti dall’Istat, così facendo i lavoratori troverebbero condizioni abitative dignitose senza pesare sulla collettività ed a carico anche dei datori di lavoro come da contratto, o in parte con i fondi europei destinati all’agricoltura. Vogliamo ricordare che la dotazione finanziaria totale del Piano di Sviluppo Rurale Calabria (PSR) 2014-2020 è pari a 1 miliardo 103.562 euro. Però sembra che con il “Protocollo operativo sottoscritto il 19 febbraio 2016” abbiano deciso il destino dei lavoratori condannandoli all’ennesima ghettizzazione. E coloro i quali hanno assunto tale decisione devono ancora risposte adeguate ai lavoratori rispetto alla condizione disumana in cui viviamo».
Per la nuova tendopoli, dunque, le richieste «già note al Prefetto di Reggio Calabria» di lavoratori ed abitanti che fanno parte del Coordinamento Usc sono: «La garanzia effettiva della sistemazione per tutte le persone (oltre 2000 persone che attualmente si trovano in altre regioni per la stagione estiva di lavoro) che hanno sempre avuto la tendopoli come luogo di dimora nel comune di San Ferdinando; la sistemazione effettiva per tutte le persone che oggi si trovano nell’attuale tendopoli; l’autonomia nella gestione della cucina, ovvero non vogliamo nessuna imposizione culinaria, insomma libertà nella scelta e nella gestione di ciò che ognuno vuol mangiare; libertà di accesso e la creazione di spazi di socializzazione, evitando l’utilizzo di dispositivi che possano compromettere o offendere la piena affermazione dei fondamentali principi, a tutela della dignità delle persone; la convocazione di un tavolo permanente sulla stabilità abitativa per gli stanziali e il rispetto delle norme contrattuali, coinvolgendo la Regione e i comuni interessati nonché i datori di lavoro e le organizzazioni dei lavoratori».
«Qualsiasi tentativo di strumentalizzare le nostre richieste e la nostra lotta – chiosa l’Usb – è destinato al fallimento. Perché chiediamo semplicemente il rispetto dei nostri diritti sindacali e sociali nonché della nostra dignità. Venerdì 18 saremo presenti per presenziare alle operazioni e verificare che avvengono senza forzature e solo su base volontaria, come ribadito del resto dalla Prefettura reggina».

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