PALMI Un latitante, Francesco Antonio Crea, di 55 anni, detto “il topa”, si è costituito nel carcere di Palmi, accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Marina Mandaglio. L’uomo era ricercato dal luglio del 2016 quando sfuggì all’arresto nell’ambito dell’operazione “Spazio di libertà” coordinata dalla Dda e condotta dalla squadra mobile di Cosenza contro una rete di fiancheggiatori dei boss di ‘ndrangheta Giuseppe Crea e Giuseppe Ferraro arrestati nel gennaio precedente dopo una latitanza durata, rispettivamente, 10 e 18 anni.
Crea è stato condannato con rito abbreviato a 8 anni e 8 mesi per associazione mafiosa e favoreggiamento. Nell’ottobre scorso si era costituito il figlio di Crea, Mario Luciano, ricercato per la stessa operazione e condannato a 5 anni per favoreggiamento. La decisione di Francesco Antonio Crea di costituirsi è dovuta probabilmente alla pressione esercitata dalla squadra mobile reggina, con il coordinamento della Dda, nella ricerca di latitanti della cosca Crea di Rizziconi. Allo stato restano latitanti Girolamo Facchineri, di 41 anni, e Domenico Crea, di 35, figlio del boss Teodoro. Quest’ultimo ha già subito due condanne a 15 e 7 anni di reclusione. Anche Domenico Crea è ritenuto un fiancheggiatore del fratello Giuseppe arrestato nel gennaio 2016.
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