Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ha convocato, d’urgenza, una riunione con tutti i funzionari e i tecnici dei settori Edilizia scolastica e Viabilità dell’ente, per analizzare, in maniera dettagliata, le condizioni in cui versano strade e scuole di pertinenza provinciale ed emanare, dove non sussistono più le condizioni minime di sicurezza, i provvedimenti di chiusura immediata. È quanto si legge in un comunicato dell’amministrazione provinciale che, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente Niglia, si avvia «a chiudere, a tutela dell’incolumità dei cittadini, quelle strade e quelle scuole che, per la carenza di interventi di manutenzione, dovuti al drastico taglio dei fondi da parte del governo nazionale, sono ormai divenute inagibili e pericolose».
Il presidente Niglia, in queste ultime ore, si è confrontato con il segretario generale dell’ente, Giuseppe Corrado, e con gli stessi funzionari del settore Edilizia scolastica, Carolina Bellantoni, e Viabilità, Antonio Francolino.
«Dai primi report effettuati dai nostri tecnici – ha evidenziato Niglia – saremo costretti a chiudere circa 450 km di strade e oltre la metà degli istituti scolastici. La circolazione stradale nel nostro territorio verrà, dunque, ridotta drasticamente con intere comunità che, di conseguenza, rischieranno seriamente il completo isolamento. Per quanto riguarda, poi, le scuole, anche a quelle poche che ancora hanno i requisiti minimi di sicurezza, non riusciremo comunque a garantire la luce e il riscaldamento. A settembre, pertanto – ha sottolineato Niglia –, verrà di fatto negato il diritto allo studio a centinaia di studenti del territorio vibonese».
A ciò c’è da aggiungere lo stato d’animo di esasperazione dei dipendenti dell’ente i quali non ricevendo lo stipendi da cinque mesi «sono ormai pronti a tutto pur di tenere alta la propria dignità e far valere i propri diritti costituzionali».
IL SOSTEGNO DELL’UPI REGIONALE La situazione della Provincia di Vibo e, di conseguenza del territorio vibonese, si fa sempre più preoccupante. In queste ore a sostegno dell’ente intermedio Vibonese si è mobilitato anche il presidente regionale dell’Unione delle Province d’Italia (Upi), Enzo Bruno, che ha chiesto ufficialmente «un intervento celere e risolutivo» al capo del dicastero dell’Interno, Marco Minniti. «Nell’autorevole sostegno del ministro Minniti», confida anche il presidente Niglia che, nel contempo, è in stretto contatto telefonico con il sottosegretario di Stato all’Interno, Gianpiero Bocci, che ha dato la disponibilità a incontrarlo a Roma «per discutere di un provvedimento nazionale, incardinato nel quadro normativo attuale, in grado di dare respiro all’ente intermedio Vibonese». «La situazione economica in cui versa la Provincia di Vibo Valentia – dichiara Enzo Bruno – è davvero drammatica: la prossima settimana saliranno a sei le mensilità non percepite dai dipendenti, con un crescente disagio che mette in difficoltà l’ente. Il mancato pagamento degli stipendi si accompagna, inoltre, all’incapacità dell’ente intermedio di erogare qualsiasi servizio ai cittadini, a partire dall’attuazione delle necessarie attività relative alla sicurezza di strade e scuole». Da presidente dell’Upi Calabria, Bruno esprime quindi «personale vicinanza e solidarietà istituzionale ai dipendenti, al presidente Andrea Niglia e al consiglio provinciale di Vibo Valentia». «Un intervento risolutivo da parte delle autorità competenti, a partire dal Governo nazionale non è più rinviabile, così come è stato disposto nel decreto Enti locali per la Provincia di Caserta e alcune Province della Sardegna. In assenza di un intervento straordinario, infatti, saranno chiuse tutte le strade non più percorribili – aggiunge Bruno – e le scuole inagibili. Questo significa che essendo venti gli edifici scolastici non a norma, e non potendo la Provincia di Vibo procedere al fitto di altri immobili, buona parte della popolazione scolastica di questo territorio tra due settimane, alla prima campanella del nuovo anno, non potrà riprendere le lezioni. A questo punto l’individuazione delle risorse economiche necessarie al pagamento degli stipendi e all’erogazione dei servizi è legata la sopravvivenza della Provincia di Vibo, risorse che potrebbero essere individuate nella legge di stabilità». Bruno, quindi, si appella «al fattivo coinvolgimento della Regione Calabria, del Governo e del ministero dell’Interno per la definizione della gravosa questione nell’interesse dei dipendenti della Provincia e della comunità di quel territorio». «L’Upi regionale sollecita ancora una volta interventi legislativi sia di carattere normativo (modifica della legge Delrio) che di carattere finanziario sulle Province, a partire da Vibo Valentia – è la conclusione – per arrivare all’individuazione in tempi rapidi di una soluzione capace di venire incontro alle istanze degli enti intermedi che al momento non hanno risorse sufficienti ad esercitare funzioni fondamentali come la manutenzione delle strade provinciali e degli edifici scolastici, oltre che la tutela ambientale. L’Upi, infine, invita tutta la deputazione calabrese a farsi carico della problematica e a seguirne l’evoluzione nelle sedi opportune».
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