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La Sua è un'eccellenza? Cambiamo il dirigente

CATANZARO La Stazione unica appaltante ha avuto un “premio” dall’Autorità nazionale anticorruzione, dunque la Regione cambia il suo management. La frase – che suonerebbe paradossale più o meno in t…

Pubblicato il: 23/08/2017 – 6:16
La Sua è un'eccellenza? Cambiamo il dirigente

CATANZARO La Stazione unica appaltante ha avuto un “premio” dall’Autorità nazionale anticorruzione, dunque la Regione cambia il suo management. La frase – che suonerebbe paradossale più o meno in tutte le aree del globo, ma non in Calabria – scaturisce da un misto di tempismo e “abitudine al peggio”. Ma gli atti raccontano proprio questo. Cominciamo dalla prima parte, cioè dalla buona notizia. È contenuta in una comunicazione del ministero dell’Economia e delle Finanze: l’«esito della verifica della sussistenza dei requisiti per l’accesso al Fondo per l’aggregazione degli acquisti di beni e servizi per l’anno 2016». 

LA SUA È UN’ECCELLENZA Vi si arriva dopo un percorso complesso; l’Anac, guidata da Raffaele Cantone, analizza l’attività delle stazioni appaltanti, rileva eventuali anomalie di funzionamento, certifica il raggiungimento degli obiettivi e, a valle dell’istruttoria, ammette gli enti alle premialità. Per la Stazione unica appaltante calabrese è andata più che bene. Ha ottenuto il più alto tra gli importi possibili nell’ambito della ripartizione: 933.333 euro. Esattamente come l’agenzia regionale Intercent dell’Emilia Romagna, la Direzione centrale acquisti della Regione Lazio, la Soresa (Società regionale per la Sanità della Campania), L’Arca lombarda, la Società di committenza della Regione Piemonte e il Centro regionale acquisti per la Regione Veneto. Tutte le altre “premiate” si sono fermate uno o due (a volte tre) gradini più in basso. La Sua calabrese ha rispettato tutti i criteri previsti dall’Anac, producento bandi per oltre un miliardo di euro nel triennio 2013-2015 e quattro iniziative di acquisto nel 2016.


NUMERI DA RECORD Non è il primo attestato di stima nei confronti della Stazione unica appaltante. L’Anac aveva già segnalato l’ottimo lavoro svolto nel settore della sanità, e sottolineato la «forte riduzione» ottenuta per i costi, insieme con «l’ottenimento generalizzato di condizioni economiche più favorevoli all’amministrazione». Qualche numero: i ribassi medi sono «dell’ordine del 30%». E «nel settore dei farmaci in particolare, per alcuni principi attivi, sono stati ottenuti prezzi sensibilmente ridotti rispetto a quelli ottenuti nelle precedenti gare svolte singolarmente dagli enti». Risparmi consistenti. Ma anche interventi inferiori rispetto al bacino potenziale delle gare nelle quali l’intervento della Sua sarebbe stato possibile. Ancora numeri: tra il 2013 e il 2016, la Stazione unica appaltante «ha esperito gare per un importo complessivo pari a 2,024 miliardi di euro (circa il 43%) a fronte di circa 4,71 miliardi di euro complessivi corrispondenti alla potenziale domanda di gare da parte dei soggetti obbligati, i quali a loro volta rappresentano il 46% dell’ammontare complessivo delle gare bandite nella Regione Calabria». Mancano all’appello 793 milioni di euro «affidati autonomamente da enti del Sistema sanitario regionale» e 1,893 miliardi di euro «da parte di altri soggetti obbligati». E qui si arriva a punto. Perché «si è potuto accertare come una buona quota parte di tali appalti, per circa 481 milioni di euro, siano stati di fatto rifiutati dalla Sua per l’impossibilità di assolvere all’incarico a causa di un rilevante deficit di risorse». Colpa del «mancato rispetto delle previsioni di dotazione organica che la legge prevedeva». Non proprio un complimento per la Regione: l’organico della Sua non è sufficiente e non corrisponde neppure a quello previsto dalla legge che le ha dato i natali. 

UN SUGGERIMENTO Cattive notizie, dunque. Che non finiscono qui. Perché, proprio mentre – il 27 luglio scorso – il Ministero annuncia che la Stazione unica appaltante è un’eccellenza in Italia, alla Regione fervono le attività balneari per cercare un nuovo direttore generale al posto del reggente Mario Donato (capiamo che la “pubblicità” positiva dell’Anac e i complimenti del Ministero potrebbero stroncargli la carriera). Scadenza prevista per presentare le domande: il 7 agosto. Poi arriverà la selezione tra i curriculum. Questione di tempismo, appunto. La ricerca del nuovo manager arriva proprio mentre il reggente riceve il bollino dell’eccellenza. È un paradosso. Ed è sempre l’abitudine al peggio a far sorgere un altro interrogativo. Oltre a quello degli enti premiati, c’è un elenco del ministero riservato ai “bocciati” (cioè quelli esclusi dal Fondo): ci sono le Città metropolitane di Catania, Bari, Bologna, Napoli, Roma capitale e Torino; la Provincia di Vicenza, la Sua delle Marche, quella del Molise, l’Agenzia che vigila sugli appalti a Bolzano. Può essere un suggerimento per la Regione Calabria: visto che il reggente che sta per essere sostituito è bravo, il prossimo scegliamolo tra i bocciati.

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

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