CATANZARO «Tra un sindaco del Pd che non riesce a superare l’11% di raccolta differenziata e due sindaci di Forza Italia che hanno superato e di molto il 50%, voi chi premiereste? Mario Oliverio, il peggior presidente della storia della Calabria per dirla con Mario Tassone, non ha avuto dubbi: si premia il sindaco del Pd, perché il partito viene prima di ogni cosa». Così il consigliere regionale (e coordinatore provinciale catanzarese di Forza Italia) Domenico Tallini commenta l’aumento delle tariffe per il conferimento dei rifiuti deciso dalla giunta regionale (la notizia è stata riportata qui dal Corriere della Calabria).
«È questo il paradosso contenuto nella famigerata delibera 344 della Giunta regionale che ha imposto un aumento capestro delle tariffe di conferimento dei rifiuti anche e soprattutto ai Comuni virtuosi che hanno toccato il 65% di differenziata, come ad esempio Catanzaro e Cosenza, non a caso guidati da sindaci bravi e capaci come Abramo e Occhiuto. E Reggio Calabria? Il Comune amministrato, anzi malgovernato, dal democratico Falcomatà, pur essendo inchiodato da anni ad un malinconico 11%, se la caverà con un piccolo aumento, quasi impercettibile per i cittadini. È questa – prosegue Tallini – l’ennesima perla di un governo regionale allo sbando, privo di qualsiasi idea, dominato solo dagli interessi di questa o quella corrente del Pd. Assistiamo ad un congresso permanente del Partito democratico calabrese che si scarica puntualmente sui cittadini calabresi, sempre più vessati e sempre più disperati per la mancanza di lavoro».
«La delibera 344 dà un colpo mortale alla raccolta differenziata perché da oggi i cittadini di Catanzaro, Cosenza e di tanti altri Comuni, che tanti sacrifici hanno fatto per rispettare un sistema totalmente diverso dal passato, non saranno ripagati, come promesso, dalla riduzione delle tasse, ma addirittura saranno puniti da un inasprimento che viene valutato tra il 20 e il 25%. Che senso ha fare la raccolta differenziata in queste condizioni? Ecco il capolavoro di Oliverio. Eseguendo male, anzi malissimo, le indicazioni delle leggi regionali che si pongono il problema dell’equilibrio di esercizio, il Governatore si è solo assicurato i favori – conclude Tallini – del suo compagno di partito Falcomatà che invece andava “multato” per le sue inadempienze e per la sua ormai palese incapacità a governare una città bella e importante come Reggio Calabria. Stupisce anche il silenzio dell’Anci, l’associazione dei Comuni, che dovrebbe tutelare i diritti dei suoi iscritti e che invece sembra avallare tutte le decisioni che vengono dalla Cittadella regionale. Sarà perché l’attuale presidente dell’Anci, Callipo, è dello stesso partito di Oliverio ? Il partito prima di tutto, poi i cittadini».
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