MONTALTO UFFUGO La direzione artistica del Festival Internazionale Ruggiero Leoncavallo ha scelto l’Orchestra “Suoni del Sud” diretta dal maestro Benedetto Montebello e i cantanti lirici Angela De Lucia (soprano), Diletta Scandiuzzi (mezzo soprano), Pietro Picone (tenore) e Luca Bruno (baritono) per suggellare la chiusura dell’edizione 2017 della rassegna. Anche quest’ultimo spettacolo, così come avvenuto per tutti gli appuntamenti inseriti in calendario, ha confermato il livello del Festival, decretato dalla qualità degli artisti esibitisi a Montalto Uffugo. Pubblico in delirio per il concerto andato in scena sul sagrato del Duomo della Madonna della Serra. Sin dalle prime note suonate dall’orchestra, si è avvertita netta la sensazione di assistere a una performance degna dei più rinomati teatri mondiali. I componimenti di Puccini, Giordano, Rossini e, naturalmente Leoncavallo, hanno estasiato e coinvolto la platea. Il programma, che ha spaziato dalla Turandot ad Andrea Chenier, da Fedora al Barbiere di Siviglia, chiudendo con Pagliacci, ha regalato emozioni e affermato la potenza della musica. Ad una serata già magica, ha aggiunto unicità la presenza del baritono di fama internazionale Lucio Gallo che, su invito del direttore artistico, è salito sulla gradinata per “donare” al pubblico del Festival Leoncavallo una vera e propria perla. La sua interpretazione del “Là ci darem la mano”, dall’Opera Don Giovanni, rimarrà indimenticabile. Al termine dello spettacolo arrivano i primi bilanci per l’amministrazione comunale: «Mi dispiace un po’ che il Festival sia finito», è il commento del sindaco Pietro Caracciolo, che ha aggiunto: «Se ci si prefigge di organizzare una manifestazione culturale capace di oltrepassare i confini regionali, è necessario scegliere artisti rinomati. Noi siamo andati oltre. Di concerto con la direzione artistica abbiamo deciso di puntare su appuntamenti esclusivi, non ripetuti cioè in altre tappe calabresi. Così facendo, abbiamo dato spessore al Festival e fatto la differenza rispetto alle altre manifestazioni». L’orgoglio dell’amministrazione comunale montaltese e della direzione artistica è quello di «aver intercettato il consenso di migliaia di spettatori, paganti in alcuni spettacoli, ma anche quello di aver elaborato un progetto culturale idoneo ad essere inserito nella graduatoria di quelli che saranno finanziati dalla Regione Calabria». «Un aiuto economico fondamentale, che andrà ad aggiungersi a quanto già messo in campo dal Comune. Già, perché è importante sottolineare – si legge in una nota degli organizzatori – che il Festival Leoncavallo ha avuto inizio ai primi di luglio, grazie agli investimenti autonomi decisi dal Comune e grazie al contributo di enti pubblici e aziende private che in esso hanno avuto fiducia. Ed è per questi motivi che la rassegna è riuscita a volare alto sin dal suo esordio. Caratura internazionale e voglia di valorizzare i talenti locali. Non è un caso che, la seconda fase della rassegna, abbia fatto da vetrina per eccellenze della cultura nostrana: giornalisti, scrittori, musicisti, compagnia teatrali locali. Il chiostro di San Domenico, oltre alla location principale costituita dal suggestivo sagrato del Duomo, ha visto l’alternarsi di presentazioni di libri, concorsi di poesia e messa in scena di commedie, una delle quali è stata rappresentata anche in piazza Rizzo».
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