REGGIO CALABRIA «Come preannunciato nei giorni scorsi, ho depositato oggi la mia proposta di legge sugli incendi boschivi». Così il consigliere regionale Domenico Bevacqua, presidente della commissione Ambiente e Territorio. «Colmiamo – prosegue – un vuoto legislativo che perdura da 17 anni, recependo la legge-quadro nazionale e prevedendo una serie di disposizioni ulteriori e stringenti, fra le quali, l’obbligo, per la giunta regionale: di approvare, entro il 30 aprile di ogni anno, il Piano Aib (Antincendi boschivi); di procedere, entro il 30 settembre di ogni anno, all’esame e alla valutazione del funzionamento del Piano Aib messo in atto; di stabilire, entro il 31 ottobre di ogni anno, la programmazione degli interventi di prevenzione (fasce tagliafuoco da realizzare, piste, viabilità forestale, punti di approvvigionamento idrico) e la previsione del numero di uomini e mezzi, nonché la verifica dello stato di efficienza dei mezzi medesimi».
«Dopo la dichiarazione da parte del presidente della Regione dello stato di rischio e di massima pericolosità – continua Bevacqua – saranno vietate le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, restando sempre e in ogni caso in vigore i vincoli e le prescrizioni stabiliti dagli strumenti urbanistici vigenti all’atto dell’evento e i divieti previsti dalla Legge 323/2000, che la Regione si impegna a far applicare e rispettare in maniera puntuale, costante e cogente, impedendo: per almeno quindici anni, che le zone percorse dal fuoco possano avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio; per dieci anni, che sui predetti soprassuoli, si realizzino edifici nonché strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili e attività produttive; per cinque anni, sui predetti soprassuoli, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche; per dieci anni, il pascolo e la caccia sui soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco. La Regione Calabria, inoltre, assisterà i Comuni nella redazione del catasto incendi e disporrà forme specifiche di penalità a valere sulla partecipazione a bandi e finanziamenti regionali per i Comuni che non ottemperano. Nel contempo, contrastando l’abbandono e la desertificazione antropica delle aree agricole e boscate, la Regione si occuperà di organizzare corsi di carattere tecnico-pratico rivolti alla preparazione di soggetti per le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, incentivando anche la costituzione di cooperative costituite da giovani e disoccupati di lunga durata».
«Si tratta – conclude Bevacqua – dei punti qualificanti di un organico progetto di legge che sottopongo all’attenzione dei colleghi consiglieri, dai quali mi attendo una pronta discussione, contributi propositivi di integrazione e miglioramento, e una celere approvazione».
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