COSENZA La Procura di Cosenza ha chiuso le indagini nei confronti dell’ex presidente del Consorzio “Valle Crati”, Maximiliano Granata, indagato per corruzione elettorale assieme all’imprenditore Francesco Gallo. Granata (difeso dagli avvocati Gianluca Garritano e Angelo Pugliese), secondo le indagini – coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Manzini con la super visione del procuratore capo Mario Spagnuolo – è accusato non solo di voto di scambio ma anche di abuso d’ufficio. Nello specifico all’ex presidente viene contestato di aver «compiuto atti contrari ai doveri di ufficio» procurando «a Francesco Gallo un ingiusto vantaggio patrimoniale costituito nel disporre -, a spese della pubblica amministrazione, che subiva un danno» – che i dipendenti di Ecologia Oggi procedessero allo spazzamento di luoghi privati nella disponibilità di Francesco Gallo.
Secondo l’accusa sarebbero stati eseguiti interventi di pulizia presso abitazioni private, utilizzando strutture e mezzi del “Valle Crati”, in cambio di voti. Per gli inquirenti tutto ciò potrebbe essere stato messo in piedi per favorire l’elezione nel consiglio comunale di Cosenza di Vincenzo Granata, fratello del presidente del Consorzio, e candidato in una delle liste a sostegno del sindaco riconfermato Mario Occhiuto. Vincenzo Granata è stato poi effettivamente eletto.
Adesso sia Granata che Gallo (difeso dall’avvocato Andrea Trevisan) hanno venti giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere ai magistrati di essere sentiti.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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