LUZZI «È un mese che il nostro territorio è sotto assedio. Ma quello che accaduto tra venerdì e sabato è stato apocalittico». Il sindaco di Luzzi Umberto Federico è ancora visibilmente scosso per quanto avvenuto nello scorso week end quando alcuni roghi appiccati da una mano criminale hanno raggiunto il centro abitato della cittadina della Media Valle Crati, nel cosentino, mettendo a repentaglio la vita dei suoi residenti e la sopravvivenza delle case presenti in zona. «Se non fosse stato per l’intervento di due canadair e di un elicottero – racconta – quell’incendio si sarebbe trasformato in tragedia». Il tutto è partito da tre roghi accesi in tre distinte zone che in poco tempo hanno completamente circondato il centro abitato del Cosentino. «Tutti roghi – sottolinea il sindaco – appiccati da qualcuno tra le 2 e le 3 del pomeriggio».
Ad aggravare la situazione un nuovo rogo creato forse dalla stessa mano in località “Milano”. A quel punto il quadro poteva degenerare. «Abbiamo dovuto sgomberare quasi 40 famiglie per evitare il peggio», racconta il primo cittadino che parla di vero e proprio attacco criminale al “suo territorio” fronteggiato con forza da cittadini, volontari e forze dell’ordine.
«Siamo in contatto costante – dice – con tutte le forze dell’ordine e i volontari della Protezione civile per sorvegliare praticamente 24 al giorno il nostro territorio perché siamo assediati». Federico parla clima di «terrore» in cui sono costretti a vivere i cittadini di Luzzi. «Non so cosa ci sia sotto o chi e neppure se esista una regia unica, ma di certo questi roghi sono dolosi». Un dramma acuito anche da una crisi idrica importante. «Siamo passati – spiega a questo proposito il sindaco – da una fornitura standard di 20 litri al secondo a 6-7 litri». E ritornando alla mano criminale che alimenta questi incendi, Federico spiega che «nel corso di quest’estate ci sono stati 42-43 roghi che si sono sviluppati tutti alla stessa ora tra le 2 e le 3 del pomeriggio». Un vero e proprio attacco che ha avuto una risposta concreta «grazie – tiene a precisare il sindaco – all’impegno vero di cittadini, volontari e forze dell’ordine che hanno vigilato giorno e notte per far fronte a queste emergenze».
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