LAMEZIA TERME Non ci sono soltanto i magnifici 20. Gli outsider sono agguerriti e minacciano di dare battaglia. Politici e meno politici si affacciano alle spalle di Pippo Callipo (è sua la ventesima posizione). Il più vicino è Roberto Occhiuto, fratello del capo classifica Mario. Scontro in famiglia, forse, rinviato alla prossima puntata, per quanto il distacco sia ragguardevole. Seguono il presidente del consiglio regionale Nicola Irto e il parlamentare del Pd Demetrio Battaglia: stessa area politica e (quasi) uguale numero di voti, 38 contro 37. Un punticino in più dell’ex sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza. Il suo successore, Paolo Mascaro, non è in classifica e Doris Lo Moro (per stare ai competitor nel Lametino) totalizza 23 preferenze. Arrivano dalla società civile altre due candidature nella terra di mezzo che sta dopo i top twenty: Daniele Rossi, presidente di Confindustria Catanzaro (Natale Mazzuca, suo omologo regionale, è più indietro), e Antonino De Masi, imprenditore antimafia che ha lanciato, qualche tempo fa, un appello per risvegliare le coscienze dei calabresi contro la criminalità. Poi tanta politica, tra Flora Sculco, Francesco Cannizzaro e Sergio Abramo. E un pizzico di sanità con Salvatore De Paola, direttore medico dell’ospedale di Castrovillari. La mini gara tra consiglieri comunali ed ex consiglieri comunali la vince il cosentino Saverio Greco davanti a Paolo Spadafora (sempre da Cosenza) e al lametino Luigi Muraca. Segue Gianluca Callipo con un voto in più del consigliere regionale Giuseppe Graziano. Qualche punto più indietro l’ex parlamentare di An dal profilo legalitario Angela Napoli e il grillino Nicola Morra, che prende 16 voti. Non moltissimi ma comunque più dei 13 del recordman di voti alle regionali Carlo Guccione e di un altro master delle preferenze come Mimmo Tallini. C’è spazio anche per l’inquilino di Palazzo Campanella Fausto Orsomarso, per l’ex ministro Maria Carmela Lanzetta e per Salvatore Scalzo (già candidato alle comunali a Catanzaro).
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ZAR E CANTAUTORI Uno zar alla Cittadella, oppure un trasferimento inatteso da San Pietro a Germaneto. Ce n’è per tutti i gusti, per chi spera nell’uomo forte putiniano o nell’aiuto divino. Sono 336 i nomi che i nostri lettori hanno indicato come candidati potenziali per governare la Calabria. E nell’elenco si trova ogni genere di preferenza: politica, spirituale o artistica. Certo, il consenso di Vladimir Putin in Russia è plebiscitario, qui ottiene soltanto un voto ma non si sa mai. E così accade pure a Papa Francesco: una preferenza anche per lui. E una soltanto per i due Matteo in eterna polemica (Renzi vs Salvini), per Vittorio Sgarbi (un’esperienza amministrativa a Cosenza ce l’ha, da classificare sotto la voce “meteore”), Nichi Vendola (sic transit gloria mundi: in Calabria aveva frotte di fan) e Antonio Razzi (l’amicizia con Kim Jong-un a queste latitudini non paga). Siamo sempre su numeri minimi, ma Berlusconi (2 voti) doppia Renzi e viaggia appaiato a Milena Gabanelli e Alessandro Di Battista. Ma il cantautorato ha più appeal del grillismo: nel listone dei candidati Dario Brunori ottiene 3 preferenze. Gli stessi totalizzati da Ernesto Magorno. Il Pd potrebbe farci un pensierino.
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