COSENZA «In questi ultimi sei anni di governo della città Occhiuto ha sistematicamente operato per marginalizzare il centro storico e lo ha utilizzato per allocare Rom ed extracomunitari in condizioni peggiori nelle quali vivevano precedentemente, con la logica di nascondere la polvere sotto il tappeto». Così i gruppi consiliari di opposizione “La Grande Cosenza” e Pd commentano le politiche urbanistiche dell’amministrazione comunale cosentina.
«Con l’adozione del Piano strutturale comunale da parte della maggioranza di Occhiuto in consiglio comunale – si legge in una nota – è stato consumato il tradimento della Città antica per la quale il Psc prevede un incremento abitativo pari a solo 652 unità a fronte dei consistenti volumi già esistenti e che offrirebbero una capacità insediativa ben superiore a quella stabilita dal Psc. Questo significa che l’attuale amministrazione comunale non crede nel recupero del centro storico della città almeno per i prossimi venti anni. Un disegno preciso portato avanti in questi sei anni e che è stato suggellato con un Psc che mortifica il centro storico prevedendo un incremento di poche centinaia di abitanti e nulla dice sul mantenimento ed il recupero delle proprie emergenze storiche ed ambientali, immaginando ulteriori espansioni sul proprio lungo fiume (che non è un valore ambientale di poco conto), poco o nulla dice sui meccanismi che regoleranno il rapporto tra il pubblico ed il privato favorendo la “mano libera” dell’amministrazione comunale».
«Crolli, roghi ed emarginazione. A tutto questo – sostengono ancora i gruppi di opposizione – è stato ridotto il centro storico di Cosenza. E se verrà approvato il Psc così come proposto dal sindaco Occhiuto nei prossimi anni questa tendenza alla marginalizzazione della città vecchia sarà accentuata e aggravata. Non ci sono alibi. Per nessuno. Il documento (Psc) di Occhiuto è la prova di questo disegno che mira ad abbandonare il centro storico e a non riconoscere i diritti acquisiti dei cittadini delle frazioni e delle contrade di Cosenza. Un disegno che si è svelato nel PSC sul quale noi vogliamo, non solo opporci come abbiamo fatto in consiglio comunale, ma, attraverso una serie di incontri in tutta la città (il primo martedì 5 settembre, ore 17:30, nell’Auditorium delle Vigne “A. Bozzo” a Donnici inferiore in piazza Monsignor Bilotto), costruire un movimento in grado di contrastare questa tendenza urbanistica che vuole ridurre la città sempre più a un ruolo di forte marginalizzazione».
«Nei prossimi giorni, così come previsto dalla legge, saranno presentate diverse osservazioni nel merito del Psc. Osservazioni che serviranno, nel momento in cui sarà discusso nuovamente in consiglio per l’approvazione, ad apportare quelle modifiche necessarie – concludono “La Grande Cosenza” e il Pd – affinché la città intera e il suo centro storico diventino il perno della sua rinascita. Cosenza è l’unica città capoluogo di provincia in Italia che perde sempre abitanti e ha meno del 10% della popolazione della sua provincia. Non dimentichiamolo».
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