CROTONE Si fa presto a dire riapertura. La consigliera regionale Flora Sculco, infatti, non crede che la situazione dell’aeroporto di Crotone sia così semplice come prospettano Regione e vertici Sacal. «Sulla riapertura sono scettica – dice al Corriere della Calabria –, ci sono ancora molte difficoltà». Per la rappresentante cotronese, insomma, ci sono stati più annunci che fatti concreti. «Anche la convenzione tra Enac e Sacal – spiega – non è un evento storico, ma un fatto amministrativo ovvio. Quanto alla polemica avviata dal socio privato (Caruso, ndr), non mi fa ben sperare sul futuro di Sacal. Dichiarazioni di quel tipo sono preoccupanti e lasciano immaginare che la società che deve gestire tutti gli aeroporti calabresi non goda di buona salute». Dunque, prudenza: «Frenerei gli entusiasmi sulla riapertura – commenta ancora Sculco – ma, se ciò dovesse avvenire, ovviamente esulteremmo per il raggiungimento di un obiettivo che tutti ci eravamo prefissi».
IL MARRELLI Sculco commenta pure il vertice avvenuto ieri in Prefettura tra Regione, commissario della Sanità e proprietà del Marrelli Hospital: «Il clima dell’incontro è stato sereno. Il centro ha finito il budget assegnato dopo soli 4 mesi, il che vuol dire che le potenzialità sono superiori rispetto alle risorse assegnate. C’è stata un’apertura di Scura che, nella prossima redistribuzione, dovrà tenere conto dei risultati e accreditare il Marrelli all’esterno, per consentirgli di erogare prestazioni anche fuori dall’Asp di Crotone. Questo potrà consentire di arrivare a fine anno, poi si capirà che tipo di bugdet assegnare, sperando che sia superiore rispetto alla fase di start up».
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