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Parte l'autunno caldo del Pd – VIDEO

LAMEZIA TERME L’autunno caldo del Pd, in attesa della primavera della verità. La Festa regionale dell’Unità di Belvedere Marittimo (7-10 settembre), la conferenza programmatica (29 e 30 settembre),…

Pubblicato il: 04/09/2017 – 12:05
Parte l'autunno caldo del Pd – VIDEO

LAMEZIA TERME L’autunno caldo del Pd, in attesa della primavera della verità. La Festa regionale dell’Unità di Belvedere Marittimo (7-10 settembre), la conferenza programmatica (29 e 30 settembre), i congressi provinciali. E poi, ancora, la tre giorni organizzata dalla giunta Oliverio all’Unical, il “Cantiere Calabria”, nelle intenzioni un momento per fare il punto sull’azione dell’esecutivo e per tentare di rilanciarla a tre anni esatti dalla vittoria del centrosinistra alle ultime regionali. Siamo, in un caso, a un punto di svolta; nell’altro a un punto d’arrivo. Ernesto Magorno assicura che quella presentata stamattina a Lamezia Terme è l’ultima Festa dell’Unità della sua segreteria. «Non mi ricandido», ribadisce. «Ho cercato di svolgere al meglio il mio ruolo e chiuderò la mia esperienza senza essere stato cacciato né essermi dimesso». Lo dice con una specie di senso di rivalsa. Ma pare deciso a non riprovarci, dopo anni in cui è stato (a torto o a ragione) il parafulmine prediletto dei vari e diversi malpancisti e dissidenti dem. Ecco forse perché l’ex sindaco di Diamante preme sul tasto dell’unità: «Quello di Belvedere dovrà essere il programma politico di tutto il Partito democratico, lo schema per affrontare i congressi provinciali». Confronto, dunque, ma anche sintesi, in modo da arrivare compatti all’appuntamento della prossima primavera. «Il motto dell’unità deve essere il motto di tutti. Abbiamo il dovere di presentare liste forti che portino consensi in grado di dare ancora voce al nostro progetto».

IL PARTITO Per Magorno è il momento giusto per confrontarsi con il popolo del Pd. «Siamo l’unico partito che ha il coraggio di scendere in piazza». È ottimista, il segretario, e offre anche una sponda al governatore: «I dati come quelli sul turismo riferiscono di una regione che avanza. È possibile farla crescere a condizione che l’amiamo un po’ tutti. Ci sono gli elementi per aprire al meglio questa nuova stagione che culminerà con le elezioni politiche». 
Diversi i big nazionali che faranno capolino a Belvedere: dal portavoce della segreteria Matteo Richetti ai sottosegretari alla Giustizia e alle Infrastrutture Cosimo Ferri e Umberto Del Basso De Caro, passando per il coordinatore dei Giovani democratici Mattia Zunino e il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato. In mezzo, dibattiti, incontri tematici (agricoltura, accoglienza e solidarietà, imprese), interviste (tra cui quella del direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, allo stesso Magorno).
Ma, al di là degli appuntamenti di piazza, il Pd è oggi chiamato a dare risposte politiche, nette e precise. Una riguarda l’Ufficio di presidenza del consiglio regionale, non ancora rinnovato soprattutto a causa delle beghe interne al partito di Renzi. Magorno sembra volersi tenere a debita distanza («sono rispettoso dell’autonomia dei gruppi che compongono il centrosinistra»), ma qualcosa la dice lo stesso: «L’unità non manca, mi pare che esistano i presupposti per arrivare al rinnovo della presidenza (in programma per l’11 settembre, ndr) con una maggioranza forte».
Il segretario, in qualche modo, scansa anche la questione relativa al rimpasto di giunta. Si farà, non si farà, qual è la posizione della segreteria regionale? «Il punto non è questo – nicchia Magorno –, il punto vero è che la giunta sta facendo un buon lavoro; sta al partito riuscire a valorizzarlo al meglio. Il Pd, comunque, ha sempre dimostrato che, al momento opportuno, sa trovare le soluzioni giuste per vincere. Penso alle ultime regionali del 2014 quando siamo riusciti a fare sintesi. Sapremo dimostrare anche stavolta la nostra forza e la capacità di aver governato bene». 
La Festa di Belvedere sarà forse una cartina di tornasole. Il tema è tutto un programma: “Sarà un Paese per giovani”. «Abbiamo la consapevolezza – spiega il segretario provinciale di Cosenza, Luigi Guglielmelli – che, dopo l’uscita dalla crisi, c’è bisogno di dare una mano a chi ha pagato il prezzo più alto. Le nostre politiche devono essere centrate sui giovani per aiutarli a realizzare i loro progetti di vita». 
«La Festa – aggiunge Ugo Massimilla, segretario del circolo di Belvedere e capo di Gabinetto del consiglio regionale – è l’occasione per affrontare temi di stringente attualità e per dare spazio a tutti gli iscritti che vorranno dire la loro». Dal 7 al 10 settembre, puntualizza il segretario organizzativo Giovanni Puccio, «metteremo in evidenza le cose positive fatte e faremo il punto sia sull’azione del governo regionale sia sui provvedimenti del governo nazionale sul Mezzogiorno. Continua la tradizione di un partito la cui radice popolare rimane un punto fermo». Mario Valente, segretario calabrese dei Gd, focalizza il tema: «Discuteremo delle nuove forme del lavoro, affinché i giovani possano trovare il modo di rimanere ancora in questa regione».  

IL CANTIERE Altro momento di rilievo sarà la conferenza programmatica del partito. Magorno ha comunicato di aver affidato il compito di organizzarla al deputato crotonese Nicodemo Oliverio. 
Si sa ancora piuttosto poco, invece, di “Cantiere Calabria”, una sorta di “Leopolda” voluta da Oliverio per pubblicizzare i suoi tre anni di governo ma anche per mettere a punto le nuove strategie per la seconda parte di legislatura. Ancora incerti i nomi dei partecipanti che dovrebbero affiancare il governatore e i suoi assessori. Avrebbero già dato la loro disponibilità i ministri Minniti, Delrio, De Vincenti e il sottosegretario Lotti. L’autunno del Pd è iniziato, in attesa della primavera.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it