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Turismo, Nicolò: «Manca un piano industriale di rilancio»

REGGIO CALABRIA «Le stime di un ritorno alla crescita del turismo in Calabria, in parte connesse ai fatti contingenti dell’allarme-terrorismo e al perdurare dell’avversa congiuntura economica che h…

Pubblicato il: 05/09/2017 – 9:50
Turismo, Nicolò: «Manca un piano industriale di rilancio»

REGGIO CALABRIA «Le stime di un ritorno alla crescita del turismo in Calabria, in parte connesse ai fatti contingenti dell’allarme-terrorismo e al perdurare dell’avversa congiuntura economica che ha favorito mete più prossime, non consentono di crogiolarsi ma vanno lette ed interpretate per programmare e pianificare una road map seria e puntuale, il solo percorso che potrà aprire le porte ad uno sviluppo strutturale, funzionale ed identitario di tutti i “turismi” in direzione della destagionalizzazione dell’offerta». Ad affermarlo è il capogruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò. «Chiediamo al presidente Oliverio – prosegue Nicolò – se ha già in serbo un piano per cavalcare l’onda positiva e su quale visione di sviluppo esso poggi. Perché senza un crono programma su basi solide di studio e progettazione e senza la costruzione di una rete fra le Istituzioni e gli addetti ai lavori, è inimmaginabile pensare di irrobustire il trend favorevole, esito di situazioni incidentali. Se davvero si vuole “spingere l’acceleratore” sul turismo, potenziale leva primaria dell’economia in Calabria, non si può prescindere da un disegno complessivo di ampio respiro che contempli nuove infrastrutture, collegamenti viari (soprattutto nelle aree interne), trasporti ferroviari ed ancora incentivi le vie del mare ma soprattutto punti sul potenziamento degli aeroporti calabresi tra cui Crotone chiuso e Reggio in stato comatoso. Ad oggi si registra il “non pervenuto”, benché sia già stata superata la prima fase di legislatura. Così accade in merito all’aeroporto “Tito Minniti” di Reggio, rispetto al cui rilancio ancora latita una chiara progettualità del governo Oliverio, mentre servirebbe una politica di raccordo con le principali città italiane ed europee in una cornice di attrazione anche dell’utenza messinese. Magari, puntando, sui voli charter, come peraltro è già avvenuto in passato sia nello scalo reggino che in quello crotonese». «Manca un consolidato sistema turistico – sostiene ancora Nicolò – che, al contrario, vive di improvvisazione, reggendosi quasi interamente sulla capacità e sull’impegno degli operatori. Pur registrando stime con il segno più, per una definitiva ed inconfutabile valutazione – sottolinea Alessandro Nicolò – si attende il Rapporto sul Turismo in Calabria di cui non abbiamo contezza da due anni. Se s’intenderà, con convinzione e fermezza investire sulla voce “destinazione turistica Calabria”, non potranno trascurarsi ulteriormente queste ed altre premesse basilari. Solo assicurando accessibilità, fruibilità e servizi, la nostra regione potrà inserirsi tra le mete turistiche più ambite, potendo contare peraltro sulla nota accoglienza, sulla bellezza e straordinaria diversità dei luoghi come scriveva Guido Piovene: Viaggiare in Calabria significa compiere un gran numero di andirivieni, come se si seguisse il capriccioso tracciato di un labirinto?».

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