CATANZARO «La riunione tenutasi oggi al Mise (ministero dello Sviluppo economico, ndr) sulla crisi dell’azienda Call&Call Lokroi, alla presenza delle organizzazioni sindacali, dell’azienda, del governo e della Regione Calabria ha conosciuto una discussione, a tratti tesa, sul destino dei 129 lavoratori». Lo rende noto l’ufficio stampa della giunta regionale. «Di fronte alla netta chiusura dell’azienda, intenzionata a procedere con i preannunciati licenziamenti – prosegue la nota – la Regione, rappresentata dal direttore generale del dipartimento Lavoro e Politiche sociali Fortunato Varone, e, su delega del presidente Oliverio, dal consigliere regionale Sebi Romeo, ha chiesto con fermezza all’azienda di revocare la procedura di licenziamento e/o di posticiparla, al fine di ragionare assieme al governo nazionale di ulteriori soluzioni e ha manifestato ogni concreta disponibilità, nel quadro delle azioni di sua competenza, a sostenere percorsi condivisi a tutela di ogni singolo posto di lavoro. A questo punto, i rappresentanti del governo hanno sospeso la riunione e ne hanno convocato una ristretta con azienda e Regione, alla quale ha partecipato anche Giampiero Castano, responsabile unità di crisi industriale, che ha dato informazione della ennesima e ulteriore telefonata del presidente Mario Oliverio, il quale ha ribadito la drammaticità della perdita anche di un solo posto di lavoro a Locri e chiesto al governo un intervento reale, confermando la disponibilità della Regione Calabria. Viste le forti pressioni dell’ente regionale calabrese, il governo ha convocato una ulteriore riunione per venerdì alle 12». «Continuerà fino in fondo e senza risparmio alcuno – ha dichiarato Oliverio – l’azione determinata di questo governo regionale per impedire licenziamenti e per aprire nuove prospettive per i lavoratori in difficoltà».
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