Dalle prime ore di oggi, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Palermo, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale di Palermo, nell’ambito delle operazioni “Cinisaro” e “Meltemi”, coordinate dalla locale Dda hanno eseguito, in Sicilia, Calabria e Campania 19 misure cautelari.
Le ordinanze hanno colpito persone indagate, a vario titolo, per reati in materia di stupefacenti aggravati dalla transnazionalità.
La droga arrivava negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa nascosta tra le pedane, nelle pagine dei libri, nei macinini da caffè. L’inchiesta è condotta dalla Dda di Palermo, che ha chiesto al gip l’emissione dei provvedimenti, nell’ambito delle operazioni “Cinisari” e “Metemi”. Secondo l’indagine, i trafficanti colombiani utilizzavano ogni espediente per cercare di fare arrivare a destinazione la cocaina. Il terminale ultimo delle spedizioni, secondo quanto sostengono gli agenti della Squadra mobile e i militari della Guardia di finanza erano Alessandro Bono, carinese di 38 anni, titolare di un’impresa di pompe funebri e commerciante di fiori e Francesco Tarantino, 32 anni palermitano. Era proprio Bono, secondo l’accusa, a tenere i rapporti con i colombiani per fare arrivare in Sicilia diversi chili di cocaina. Il suo referente nell’America del Sud era per gli investigatori Edwin Artuto Molano Hurtado arrestato a Palermo nel corso dell’operazione. A maggio del 2015, grazie agli elementi acquisiti, veniva intercettata alla dogana di Roma Fiumicino una pedana in legno proveniente dalla Colombia. Il destinatario era proprio Bono. Negli spazi ricavati furono trovati 9 panetti contenenti 4 chili e 600 grammi di polvere bianca. Gli agenti di polizia e i finanzieri hanno bloccato un’altra spedizione. Stavolta era stato utilizzato il motore di un grosso Tir per nascondere la droga. Il sequestro e’ avvenuto il 17 agosto del 2015 in Ecuador, nell’aeroporto di Guayaquil. Tra gli ingranaggi e pistoni c’erano quasi 12 chili di cocaina. A Malpensa a giugno del 2015 furono sequestrati due libri intrisi di cocaina dal Venezuela per un chilo e seicento grammi. Nel febbraio del 2016 gli agenti trovano un altro carico di droga. Non solo la Colombia, il Venezuela e l’Ecuador, il titolare di un negozio di pompe funebri a Carini aveva rapporti anche con i calabresi. Diversi anche in questo caso i sequestri e gli arresti sull’asse Palermo-Reggio Calabria, tra cui Rocco Morabito.
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