CATANZARO Scuole aperte, domani, anche in Calabria con il primo suono della campanella che interesserà 279.798 giovani. Un numero in leggero calo, se si considera che i dati forniti dal ministero dell’Istruzione registrano 5.624 studenti in meno rispetto allo scorso anno. Un dato che, per la Calabria, è sicuramente meno evidente rispetto ai cali registrati in altre regioni del Sud, quali Campania (-13.915), Sicilia (-12.141) e Puglia (10.106).
Il primo giorno di scuola avrà una emozione ancora più forte per 16.495 che entreranno in una classe delle primarie per la prima volta. In questo ambito, è Cosenza la provincia con il maggior numero di “nuovi studenti”: 5.762, seguita da Reggio Calabria (4.834), Catanzaro (2.990), Crotone (1.604) e Vibo (1.305). Per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado le prime classi saranno composte da 18.949, dei quali 6.479 in provincia di Cosenza, 5.606 in quella di Reggio Calabria, 3.411 nel Catanzarese, 1.838 nel Crotonese e 1.615 nel Vibonese.
OLIVERIO E ROCCISANO: PREPARIAMO IL FUTURO «È nella scuola che si prepara il futuro; è la scuola che fornisce gli strumenti per la crescita nella formazione». È questo uno dei passaggi del messaggio congiunto del presidente della Regione Mario Oliverio e dell’assessore alla Scuola Federica Roccisano in occasione dell’inizio dell’anno scolastico. «Care studentesse, cari studenti, cari insegnanti e cari dirigenti – scrivono Oliverio e la Roccisano –, inizia un nuovo anno scolastico. Un appuntamento sempre importante, questo, vissuto da tutta la comunità che accoglie e riconosce la scuola quale istituzione di riferimento per la società tutta, per le singole famiglie, per le persone. L’anno scolastico che si apre, come quelli che sono passati e quelli che ancora verranno, sarà un anno di essenziale transizione per chi si troverà a conclusione di un ciclo; di emozione e novità per chi inizierà un nuovo percorso. Un anno, comunque, di crescita per tutti; una occasione che deve essere colta, con gioia, impegno, feconda curiosità. Studiare, accrescere le proprie competenze, strutturarle sarà, in una parola, prepararsi al domani, con l’ausilio della professionalità dei docenti, dei dirigenti degli istituti».
«La scuola, nei programmi e nelle azioni della Regione – proseguono – ha un posto prioritario. Quella che stiamo costruendo, con l’apporto di tanti, è una scuola aperta, che segue il passo della società che la circonda e che mette al centro i giovani, quale ricchezza più grande di ogni comunità. Una scuola impegnata a rimuovere ogni barriera e discriminazione, nella quale i più fragili possano trovare supporto, non emarginazione e noncuranza. Una scuola che si apre ai minori stranieri non accompagnati, ai migranti ospiti dei progetti Sprar e ai figli dei migranti che sono già parte delle nostre comunità. I nuovi strumenti messi in campo dalla ministra Valeria Fedeli a favore delle scuole digitali e dell’alternanza scuola-lavoro, saranno per tutti fonte di stimolo per crescere insieme e per poter cogliere le opportunità date dalle innovazioni tecnologiche. Il governo regionale sta lavorando a favore dell’inclusione sociale e della collaborazione con il terzo settore e con il mondo del volontariato; ciò con l’obiettivo di accrescere il senso di comunità a favore di quella che abbiamo chiamato comunità educante. Ci richiamiamo ai principi secondo cui all’educazione formale deve essere accompagnata una educazione in grado di accrescere le attitudini degli studenti e favorire lo sviluppo umano dell’intera società. In questo, vogliamo seguire Don Milani, quando, nella sua Lettera a una professoressa, indicava: “Il maestro dà al ragazzo tutto quello che crede, ama, spera. Il ragazzo crescendo ci aggiunge qualche cosa e così l’umanità va avanti”. Buon anno scolastico e buon lavoro a tutti voi».
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