«In agricoltura è necessario uno sforzo in più»

RENDE «Un settore complesso la cui importanza strategica necessita di uno sforzo in più rispetto alla programmazione ordinaria che stiamo mettendo in atto». È questo il passaggio fondamentale contenuto all’interno della relazione che sarà al centro del dibattito sul settore agroalimentare e che sarà presentata dal consigliere regionale Mauro D’Acri durante “Cantiere Calabria”, la tre giorni di dibattiti e confronti promossa dalla Regione Calabria.
«Potenzialità non ancora del tutto utilizzate», viene definito così il mondo agricolo calabrese all’interno del report in cui un’attenzione particolare viene data a ciò che è stato fatto e ciò che si sta facendo attraverso l’analisi di numeri e strumenti.
I numeri, dunque. Sono circa 145mila gli occupati nel settore agricolo, che rappresenta in percentuale circa il 9% dell’occupazione regionale. Numero positivi se si guarda alla media italiana, ferma al 3,4% e a quella europea che si attesta invece al 4,7%. L’industria alimentare calabrese è il primo settore nel comparto manifatturiero con un valore aggiunto del 23%. Inoltre, la popolazione che risiede nelle “aree rurale” in Calabria è pari al 43,5% del totale, mentre invece la media italiana è del 13,39%.
Gli strumenti finanziari su cui si basa il settore agricolo sono rappresentati dal Psr 2014/2020, con una dotazione finanziaria di poco più di un miliardo di euro e dal Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) con circa 37,5 milioni di euro. Sono 15 milioni invece per le Organizzazioni comuni di mercato – Primo pilastro pac (ortofrutta, vino, olio). I contratti di filiera hanno registrato una dotazione finanziari di 60 milioni e 200 milioni per il contratto di distretto. Mentre 145 milioni sono stati stanziati dall’accordo di programma Mise e la Regione Calabria.

Per il Psr Calabria 2014/2020 sono attualmente in fase di valutazione di circa 35mila domande di sostegno e di riconferma per l’annualità 2017.
Per quanto riguarda le aziende agricole ed agroalimentari e le organizzazioni di produttori sono stati pagati progetti a trascinamento per 22 milioni di euro mentre ne sono stati approvati per la nuova programmazione per circa 66 milioni di euro.
Altro punto fondamentale sono i prodotti di eccellenza. Ad oggi la Calabria conta 12 produzioni Dop, 5Igp, 9 vin Dop e 269 Pat. Per il prossimo biennio sono previste azioni di marketing attraverso le nuove strategie che potranno contare su una dotazione finanziaria di circa 25 milioni di euro, destinati alla Misura 3.2.1.
La Misura 8, che invece riguarda le politiche forestali, prevede un investimento di 70 milioni di euro, circa il 70% dell’intero stanziamento destinato a questa Misura.
Da non sottovalutare anche i 13 Gal (Gruppo di azione locale) che attraverso un finanziamento di 63 milioni di euro, prevederà la strutturazione per un ufficio leader e la predisposizione dei bandi da parte degli stessi Gruppi.
La Misura 5 e 7, sulle infrastrutture rurali, vedrà una dotazione finanziari di 70 milioni di euro, concentrandosi in particolare sui bandi relativi ai Progetti integrati per le aree rurali rivolti ai comuni con meno di 5 mila abitanti. Per quanto riguarda il settore della pesca è in corso di stipula la convenzione tra la Regione Calabria e le 4 Flangs, che corrispondono alle aree in cui è stato diviso il territorio regionale.
Infine, le politiche di innovazione e cooperazione sono in corso di pubblicazione i bandi della Misura 16 per circa 16,7 milioni di euro. Mentre nell’ambito formazione sono in corso di valutazione i progetti presentati con una dotazione finanziari di circa 5,5 milioni di euro.
Tanto si sta facendo, dunque, ma ancora molto di deve fare. «È necessario attuare una strategia di più ampio respiro che porti alla messa in campo di strumenti finanziari integrati, alleanze territoriali ed intersettoriali di valenza nazionale – conclude la relazione -. Per alcuni progetti, il dipartimento ha avviato con le regioni limitrofe ed operatori economici nazionali leader del settore, un’intesa interlocutori che culminerà con un’apposita cabina di regia che si auspica possa avere rapporti diretti con il ministero».  

MARTINA: PUNTARE SULLA FILIERA AGRUMICOLA «Bisogna impegnarsi tutti, ognuno per la propria parte, affinché si valorizzi il potenziale formidabile che ha l’agricoltura calabrese, così come tutta l’agricoltura del Mezzogiorno». Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina a Rende in occasione dell’evento organizzato dalla Regione “Cantiere Calabria”. «Abbiamo dati interessanti – ha aggiunto Martina – che ci confermano che in questi anni sono stati fatti dei passi importanti e dobbiamo lavorare ancora su diversi fronti. Lavorando insieme, per esempio, potremmo dare una risposta forte alle esperienze agrumicole di questo territorio». «Stiamo ragionando – ha detto ancora Martina – di alcune misure da portare nella prossima legge di bilancio, proprio a sostegno di questa filiera, a sostegno della nuova organizzazione dei produttori nei territori per fare un lavoro sempre più unitario, a difesa dei redditi di chi vive di agricoltura e insistendo sempre di più perché ci si unisca e si faccia impresa agricola nei territori, guardando i mercati nuovi che abbiamo davanti che domandano le qualità agroalimentare calabresi e italiane».