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Oliverio e la sfida del rilancio: «Tutti insieme» – VIDEO

RENDE L’affondo arriva subito, alle prime battute. Massimo Scura, commissario regionale alla Sanità, riceve il preavviso di sfratto da Mario Oliverio: «L’emigrazione sanitaria? È la prova del falli…

Pubblicato il: 14/09/2017 – 11:49
Oliverio e la sfida del rilancio: «Tutti insieme» – VIDEO

RENDE L’affondo arriva subito, alle prime battute. Massimo Scura, commissario regionale alla Sanità, riceve il preavviso di sfratto da Mario Oliverio: «L’emigrazione sanitaria? È la prova del fallimento della gestione commissariale». A sollecitare il presidente della Regione su un tema scivoloso e che non rientra nell’agenda dei lavori del “Cantiere Calabria” sono Paolo Pollichieni (direttore del Corriere della Calabria) e Carlo Macrì (Corsera). A loro viene affidato il compito di incalzare Oliverio sugli obiettivi raggiunti (e mancati) a due anni e mezzo circa dall’avvio della legislatura. A loro l’onere di dettare tempi e modalità del confronto che vedrà impegnati per tre giorni all’Unical politica, istituzioni, impresa, sindacati, università nella ricerca di soluzioni e proposte capaci di dare nerbo e sostanza ai progetti che Oliverio e i componenti di giunta intendono illustrare alla Calabria per dimostrare che la programmazione su cui si sono concentrati gli sforzi in questi due primi anni si regge su basi solide.
Il confronto è aperto. Incalzante. E si snoda su binari che, stavolta, non seguono rotte tortuose: si va dritti al cuore delle questioni. Sanità, dunque; Porto di Gioia Tauro; viabilità; sviluppo; ricerca e… burocrazia. L’aula Caldora dell’Unical è gremita. E variegata nelle sue rappresentanze: ci sono curiosi, politici, addetti ai lavori, imprenditori perché è proprio a tutti che Mario Oliverio rivolge il suo appello: «Immaginare di affidare a un singolo, a una singola giunta la sfida del rilancio è un errore. La Calabria va rilanciata insieme, con il contributo di ognuno». Da qui la decisione di chiamare a raccolta tutti. E di affiancare a ogni giornata di lavoro la presenza di un ministro che possa tirare le fila del confronto e recepire in via diretta le istanze dei calabresi.

 

 

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In sintesi, e per temi: la sanità? Il commissariamento nasce nel 2010 a causa del disavanzo e dei Lea (livelli di assistenza) ben al di sotto della media nazionale. Cosa è cambiato da allora? Nulla, spiega Oliverio. E per questo bisogna voltare pagina nel settore. Certo, i conti sono migliorati ma a scapito dei servizi. E l’equazione, dunque, si traduce in un risultato negativo che va subito contrastato. «Siamo in attesa di conoscere a breve le valutazioni del governo sulle relazioni negative (nel merito) dei ministeri dell’Economia e della Salute sull’operato del commissario…». A buon intenditor…
Sul Porto di Gioia Tauro, e sul sistema della viabilità e dei trasporti, l’impegno resta la piena attuazione della Zes (Zona economica speciale) e l’avvio della convenzione con la Regione Sicilia per l’Autorità portuale. Due obiettivi sui quali Oliverio è pronto a metterci la faccia.
Su un tema, però, la sfida resta tutta aperta. A sollecitare chiarezza in merito è il direttore Pollichieni: che se ne fa della burocrazia talvolta elefantiaca o, peggio, interessata, che frena i processi di sviluppo e crescita della regione? Oliverio ammette che non tutto va nel verso auspicato e che le mani della politica, di fronte a certi temi, sono legate. Ma promette: nella seconda parte della consiliatura non ci saranno sconti per nessuno. «Cambierà anche qui la musica. Se ci saranno ostacoli, la burocrazia sappia che si andrà diritti: nei cantieri ci sono mezzi e strumenti che non fermerà nessuno».
Insomma, i buoni propositi non mancano. Ed anche i numeri a supporto sulla spesa rispetto ai fondi europei (arrivata al 54 per cento). I cantieri apriranno. La speranza è che vengano al più presto anche collaudati.

Pier Paolo Cambareri
redazione@corrierecal.it