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«Cantiere Calabria? Oliverio ha raccontato favole»

CATANZARO «Con la kermesse di “Cantiere Calabria” il governatore Oliverio ha fatto ricorso agli effetti speciali per nascondere l’inconsistenza della sua azione amministrativa. Ministri come guest …

Pubblicato il: 17/09/2017 – 14:27
«Cantiere Calabria? Oliverio ha raccontato favole»

CATANZARO «Con la kermesse di “Cantiere Calabria” il governatore Oliverio ha fatto ricorso agli effetti speciali per nascondere l’inconsistenza della sua azione amministrativa. Ministri come guest star, nel solco delle tante passerelle degli ultimi decenni che hanno prodotto poco o nulla di concreto, impegni e promesse di esponenti del centrosinistra chiamati a fare da pifferai sul ponte di una nave che affonda». Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del gruppo Misto Wanda Ferro.
«Tenendosi ben lontano dalle piazze e dalla gente – prosegue la Ferro – Oliverio ha scelto la rassicurante sala dell’Unical per raccontare tre anni di lavoro della Regione, quasi una bella fiaba per far dormire sereni i calabresi. Risorse, infrastrutture, economia in marcia, ancora programmi da realizzare. In realtà un modo per prendere ancora tempo e distogliere l’attenzione dalle difficoltà politiche della maggioranza, essendo ormai esaurita la scusa della pesante eredità del passato che ha caratterizzato la prima metà della legislatura. Un convegno oggi, una conferenza domani, i toni sempre alti da comizio, ma i fatti bel lontani dal venire. Oliverio governa ormai da quasi tre anni, ma la regione è ancora ferma, con gravi criticità dal punto di vista economico e sociale. Anziché ai ministri arrivati in Calabria (qualcuno, come Minniti ha responsabilmente alzato l’asta dell’attenzione su temi come il lavoro e la legalità, altri come De Vincenti sono passati giusto il tempo necessario per stroncare sul nascere l’opportunità di istituire una Zes nell’area centrale della Calabria), Oliverio potrebbe raccontare il lavoro del suo “cantiere” ai precari senza garanzie, ai giovani senza lavoro e senza futuro, ai laureati costretti a emigrare, ai padri di famiglia che il lavoro l’hanno perso e si sentono perduti, ai nuovi poveri che chiedono una vita dignitosa, agli ammalati costretti a curarsi fuori regione, alle famiglie dei disabili lasciate senza alcun sostegno, alle imprese che continuano a chiudere perché penalizzate dal gap infrastrutturale e dall’inefficienza della burocrazia. Fuori dal “Cantiere” di Oliverio c’è una Calabria reale, che lavora, che fatica, che soffre, e che nella Regione trova un ostacolo anziché un supporto. Una Regione ridotta a un nominificio, che anche dopo tre anni di governo si arricchisce di strutture e di consulenti, ma che non dà risposte adeguate nei settori cruciali come quelli del turismo, dell’agricoltura, del lavoro e delle politiche sociali».
«Il mondo corre – conclude Wanda Ferro – e la Calabria muove stancamente qualche passo, perdendo tanto terreno che difficilmente potrà recuperare. Vada nelle piazze, il governatore Oliverio, incontri la gente per strada, e abbia il coraggio di presentarsi come il capo cantiere di una Calabria che, a tre anni dalla posa della prima pietra, si presenta già come una grande incompiuta». 

GIUDICEANDRA: «CARTE IN REGOLA» Non tarda ad arrivare la replica del centrosinistra, affidata al capogruppo in Consiglio dei Democratici progressisti Giuseppe Giudiceandrea: «Ciò che colpisce delle dichiarazioni di Wanda Ferro è il poco rispetto per l’intelligenza dei calabresi. A Cantiere Calabria non sono state raccontate favole: i numerosi protagonisti del mondo sociale, imprenditoriale, industriale e politico, che vi hanno preso parte, hanno analizzato dati e valori in crescita in tutti i settori».
«Non è tempo di promesse – prosegue – ma di risultati. Nelle democrazie moderne e più avanzate si chiama fact checking, ovvero una verifica sul campo di risultati e impegni ed è quanto abbiamo realizzato nei tre giorni dell’Unical, un momento assolutamente inedito nella storia del regionalismo calabrese. Capiamo, dunque, che Wanda Ferro sia abituata a tutt’altro passo e tutt’altre modalità d’azione politica, il centrodestra a cui appartiene ha fatto dell’opacità una cifra del proprio agire, soprattutto quando abitava in tempi assai vicini le stanze della giunta regionale. La Calabria, invece, è una regione che ha le carte in regole per credere nel proprio futuro: il turismo brilla con risultati in questa stagione sotto gli occhi di tutti e con prospettive altrettanto incoraggianti, più pulita di quando governava il centrodestra, senza spazzatura per le strade, con la raccolta differenziata al 40% e tante discariche chiuse, capace di investire realmente per la prima volta nella messa in sicurezza del territorio e in particolare delle scuole come pochi giorni fa ha detto la coordinatrice del progetto sull’edilizia scolastica della presidenza del Consiglio Galimberti (Calabria un modello per le altre regioni negli investimenti di edilizia scolastica anti sisma). È soprattutto una regione che ha il Pil da due anni esatti in aumento significativo e con una tendenza all’1,5%, un numero di imprese, soprattutto giovanili, in forte crescita, l’export nell’ultimo semestre più alto in Italia (+8,3%) dietro solo a 5 regioni, e circa 25 mila occupati in più nell’ultimo anno come ha dichiarato il ministro De Vincenti proprio al Cantiere Calabria. Si tratta di dati che provengono da istituti di analisi terzi, statistici e di categoria, non da una parte politica».
«Va tutto bene? Certamente no, la nostra strada – conclude Giudiceandrea – è ancora irta e densa di risultati da raggiungere ma noi la affronteremo con coraggio e determinazione e, dopo la tre giorni di Cantiere Calabria, non più soli. Ma forse per la consigliera Ferro vale il detto che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. L’importante però è che i calabresi siano più informati e onesti dei lei».  

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