COSENZA I documenti dell’Azienda ospedaliera di Cosenza sono stati digitalizzati grazie a un progetto innovativo con l’Università della Calabria. I risultati del progetto sono stati presentati stamani nella sala stampa dell’Unical, alla presenza del rettore, Gino Mirocle Crisci, di Achille Gentile, direttore generale dell’Ao di Cosenza, di Roberto Guarasci, responsabile Labdoc Unical e di Giovanbattista Viotti, di Tim. Oltre 15mila fatture all’anno, 26mila protocolli per circa 220mila documenti, 1.100 determine e 367 delibere, che l’Azienda ospedaliera di Cosenza ha consegnato all’Unical affinché fossero ordinati e conservati in maniera digitale, grazie a una convenzione operativa cofinanziata per la realizzazione del sistema di conservazione dei documenti digitali.
Un accordo che, nonostante l’enorme mole di lavoro, si è concluso in appena un anno e mezzo di lavoro. L’attività, che ha avuto operativamente inizio nel gennaio del 2016, ha portato l’Azienda ospedaliera di Cosenza a essere la prima, in Calabria, in regola nei confronti del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del dicembre 2013, che prevede l’obbligatorietà della redazione in digitale di molte tipologie documentali, dai contratti alle fatture.
«In futuro questo progetto – ha detto Giancarlo Carci responsabile Conservazione digitale Ao Cosenza – potrà prevedere anche la digitalizzazione dei documenti sanitari e quindi delle cartelle cliniche».
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